Qatar 2022, l’ambasciatore dei Mondiali: “Gli omosessuali? dovranno accettare le nostre regole”

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(Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

A meno di 2 settimane dall’inizio dei Mondiali in Qatar 2022 l’ambasciatore Khalid Salman è al centro delle polemiche. L’ambasciatore ha rilasciato un’intervista presso l’emittente tedesca Zdf dove è stato chiamato a rispondere sugli omosessuali che si presenteranno in Qatar. Prontissima è stata la risposta schioccante di Salman dove ha affermato che essere gay è un problema psichico.  L’intervista uscirà questa sera ma la delegazione del Mondiale ha interrotto l’intervista per via delle parole scomode dell’ambasciatore. Queste le sue parole:

L’omosessualità è un danno psichico. Durante i Mondiali di calcio arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay. La cosa più importante è la seguente: tutti accetteranno che vengano nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole“. 

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L’ambasciatore dei Mondiali 2022

Non si esclude che, tra le tante persone che si recheranno in Qatar per seguire la competizione, ci sarà qualche gay. La Nazione araba non nasconde di disapprovare questo tipo di orientamento sessuale e non è propensa a tollerarlo all’interno del suo territorio. Il problema, però, sta alla base dato che questa competizione è simbolo di un Mondo libero e tollerante non si può affidare a questo tipo di Nazione una competizione così.

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(Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Tra i vari scandali che hanno coinvolto il Mondiale come lo sfruttamento degli operai, costretti anche ad essere umiliati dai datori di lavoro; le morti sul lavoro che la FIFA ha smentito ma varie organizzazioni umaniarie come Amnesty hanno ammesso che i morti sul lavoro sono ben più alte di quelle comunicate dal massimo organismo del calcio. Questo Mondiale passerà alla storia per le sue tantissime controversie e, a salvo colpi di scena, potrà essere quello meno sentito dalle tifoserie. Si spera che con il Mondiale prossimo (quello del 2026) si potrà respirare la normalità alla quale siamo abituati e alla festa canonica che si svolge durante queste competizioni.