Raphinha-Barcellona, mai così distanti | L’offerta dalla Serie A è di quelle importanti: lo vedremo in Italia

Raphinha-Barcellona, mai così distanti | L’offerta dalla Serie A è di quelle importanti: lo vedremo in Italia

Raphael Dias Belloli, al secolo Raphinha - ansa - calcioinpillole.com

Rinnovo in alto mare con il Barcellona, Raphinha si guarda attorno. L’offerta italiana è di quelle importanti, ecco chi lo può prendere.

Dice il saggio: vai con i migliori di te. E pagagli le spese. Ecco, Raphael Dias Belloli, per amici e nemici sportivi semplicemente come Raphinha, ha deciso di perseguire alla lettera soltanto la prima parte di questo noto proverbio.

Fino a pochi anni fa, il suo nome era di uno dei talentuosi brasiliani di belle speranze, come se ne vedono a centinaia, spesso promesse mai mantenute. Oggi, invece, il suo nome è tra quelli sussurrati nei salotti del calcio che conta, accostato a un riconoscimento che rappresenta il sogno di ogni calciatore, anche se non ufficiale ma stabilito a tavolino da dei giornalisti: il Pallone d’Oro.

Tutto merito del Barcellona di Hansi Flick che lo ha messo nelle condizioni di esplodere, e dei suoi compagni di squadra: l’iconica leggenda Robert Lewandowski, il predestinato Lamine Yamal. Et voilà, Raphinha è sbocciato alla soglia dei 30 anni, 29 per l’esattezza.

Classe 1996, nato a Porto Alegre, il brasiliano ha dovuto penare per arrivare fin lassù, nell’Olimpo dei top player. Dalla povertà del suo quartiere alle prime esperienze calcistiche con l’Avaí, il suo talento grezzo non era passato inosservato, ma mancava ancora quella scintilla, quella costanza che trasforma una promessa in realtà.

Una scintilla scoccata

Il salto in Europa avviene con il Vitoria Guimarães, in Portogallo, e da lì inizia una scalata silenziosa ma inarrestabile. Rennes, Leeds United, e infine Barcellona: ogni tappa è stato un mattoncino in più verso la costruzione di un fuoriclasse. A Leeds, in particolare, Raphinha diventa un idolo: dribbling fulminanti, assist al bacio, gol pesanti. Ma è al Barcellona che la sua metamorfosi si compie pienamente.

Nella Liga, Raphinha ha affinato il suo gioco, con i migliori di lui ha imparato tanto. Le sue prestazioni in Champions League hanno fatto il giro del mondo, con reti decisive contro club blasonati e numeri che parlano chiaro: gol, assist, occasioni create, chilometri percorsi.

Raphinha
Raphinha con la naglia della nazionale brasiliana – lapresse – calcioinpillole.com

L’apertura che non ti aspetti

La seconda parte del proverbio di cui si parlava sopra rappresenta ora un problema. I noti a ormai atavici guai economici del Barcellona stanno rallentando e non poco il suo rinnovo di contratto con gli azulgrana, che scade nel 2027. Così l’esterno verdeoro si sta guardando attorno, con il placet del diesse Deco che ha fiutato l’affarone: vendere adesso Raphinha significherebbe intascare tanti soldi, che non risolveranno i problemi dei Culé, ma sono soldi benedetti.

Arsenal e Chelsea sono super interessate, pronte a soddisfare le richieste di un Barcellona che vorrebbe 80-90 milioni di euro per la sua cessione. Attenzione anche al Napoli però. De Laurentiis ha tanta disponibilità economica, data dalla recente partenza di Kvara e da quella futura di Osimhen. Prendere Raphinha significherebbe anche togliere dalla mente di Antonio Conte l’idea di andare via da Napoli una volta terminato il campionato di Serie A.