Razzismo negli stadi, Abodi: “Via i delinquenti dal calcio italiano”

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I cori razzisti intonati dalla curva della Juventus nei confronti dell’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku hanno provocato una forte reazione da parte di tutto il mondo del calcio. Non si tratta certo del primo caso di razzismo in questa stagione, visto quanto accaduto soltanto due giorni prima a Stankovic all’Olimpico, contro la Roma. Ha parlato della gravità della faccenda anche Andrea Abodi, il ministro dello sport italiano.

Razzismo, le parole di Abodi

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Intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport, Abodi ha fortemente condannato quanto accaduto a Lukaku all’Allianz Stadium. Queste le sue parole: “Dobbiamo liberare gli stadi e il calcio dalla delinquenza e dalla criminalità. Lo stadio deve essere delle famiglie, dei bambini, dei tifosi che rispettano le leggi. Il razzismo e l’antisemitismo vanno contrastati nell’immediatezza, quello che è accaduto l’altra sera a Torino e che accade in tanti stadi è insopportabile. Bisogna anche riprendere a investire sull’educazione in una prospettiva di medio-lungo periodo“.

Abodi ha poi voluto concludere così: “L’ordine pubblico è un tema delicato, va al di là del calcio. Non si devono sottovalutare le ragioni culturali e sociali, ma di fronte ad atti di teppismo, delinquenza e criminalità bisogna agire di conseguenza, prima di tutto con la prevenzione. È del tutto evidente che il divieto di trasferta, comunque, sia una sconfitta, ma dovremo impegnarci tutti perché non sia definitivo“.