Regno Unito, Johnson vuole ospitare Europei e Mondiali: l’annuncio

(Photo by Jean Catuffe/Getty Images)

Il Regno Unito vuole mettere le mani sul mondo del calcio. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha reso ufficiale la candidatura a paese ospitante dei Mondiali 2030, quelli del centenario: “Siamo molto, molto desiderosi di portare il calcio a casa nel 2030. Penso che questo sia il posto giusto. È la casa del calcio, è il momento giusto. Sarebbe una cosa fantastica per il Paese. Vogliamo fare incetta di calcio nei prossimi anni”. Alle parole di Johnson si è aggiunto un comunicato delle quattro Federazioni del Regno Unito, più l’Irlanda, che confermano la propria volontà alla FIFA. Le candidature verranno raccolte a partire dal 2022 e l’assegnazione ufficiale avverrà nel 2024: in lizza ci sono anche Spagna e Portogallo, Marocco (con Algeria e Tunisia), alcuni paesi sudamericani (Uruguay, Argentina, Cile e Paraguay) e dell’Est Europa (Grecia, Romania, Bulgaria e Serbia).

Non solo i Mondiali del 2030: Johnson vuole ospitare interamente l’Europeo del 2021. Sfuma la formula itinerante a causa del Coronavirus?

Ma non è tutto. Sempre secondo il Sun, Johnson avrebbe inviato una lettera alla UEFA dichiarando che l’Inghilterra sarebbe disposta a ospitare l’intero Europeo del 2020 (slittato di un anno a causa della pandemia da Coronavirus). La formula del torneo itinerante potrebbe essere messa a serio rischio proprio dalle restrizioni dovute al Covid-19. La partita inaugurale tra Turchia e Italia dovrebbe giocarsi venerdì 11 giugno allo stadio Olimpico di Roma, ma la fase a gironi si dovrebbe sviluppare in dodici città differenti (il condizionale, di questi tempi, è d’obbligo). Il raggio di azione si restringerebbe in occasione dei quarti di finale, di scena tra San Pietroburgo, Londra, Roma e Monaco di Baviera. Infine, semifinali e finali della competizione dovrebbero disputarsi a Londra secondo il programma attuale. Nelle prossime settimane, però, lo scenario potrebbe mutare. Non sono esclusi clamorosi colpi di scena. Con Johnson e la sua nazione in prima linea.