Riportiamo in Italia Udogie | È contento anche Spalletti, non dovrà andare a Londra per vederlo

Destiny Udogie, esterno del Tottenham campione di Europa League - Instagram - calcioinpillole.com
Ora che ha vinto l’Europa League, Destiny Udogie può tornare in Serie A. Esulta anche Spalletti, non dovrà andare fuori dall’Italia per vederlo.
Ritorno al futuro. Al netto di Riccardo Calafiori, di tutti i giovani italiani emigrati in Premier negli ultimi anni, pochi hanno lasciato il segno come Destiny Udogie. L’esterno classe 2002, cresciuto nell’Udinese e oggi in forza al Tottenham trionfatore dell’ultima Europa League nella finale tutta inglese contro il Manchester United, è uno dei profili più interessanti del nuovo corso azzurro.
Il suo talento, la fisicità debordante e una propensione offensiva da esterno moderno lo rendono un calciatore per certi versi unico nel panorama italiano. E sempre più tifosi si chiedono: non sarebbe il momento di rivederlo in Serie A? Il perché è di facile comprendonio.
Destiny Udogie ha bruciato le tappe. Dopo gli esordi con l’Hellas Verona e l’esplosione con la maglia dell’Udinese, il passaggio al Tottenham nell’estate 2022 (con ritorno in prestito ai friulani per una stagione) ha rappresentato un passo importante verso il calcio di vertice.
In Premier League, soprattutto sotto la guida di Ange Postecoglou, ha trovato spazio e fiducia, mettendo in mostra le sue qualità in un campionato dove l’intensità è la norma. Le sue prestazioni non sono passate inosservate: accelerazioni brucianti, dribbling efficaci e una buona fase difensiva hanno attirato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori.
Mi vesto d’Azzurro
La chiamata in Nazionale era solo questione di tempo, bisognava capire soltanto quale commissario tecnico lo avrebbe convocato. Il primo è stato Roberto Mancini, una pedina preziosa anche per il Luciano Spalletti.
La sua capacità di giocare sia in una difesa a quattro sia a tutta fascia in un centrocampo a cinque lo rende estremamente duttile, un fattore chiave in un calcio moderno sempre più fluido. Inoltre, il suo spirito propositivo e la maturità dimostrata in campo sono segnali di una crescita costante, non solo tecnica ma anche mentale.
Nostalgia canaglia
Se da un lato la Premier rappresenta un banco di prova formidabile per la crescita di un calciatore, dall’altro il ritorno in Serie A potrebbe dare nuovo slancio alla sua carriera. In un campionato tattico come quello italiano, Udogie avrebbe la possibilità di affinare ulteriormente la fase difensiva, mantenendo intatte le sue doti offensive.
Juve e Roma ci stanno facendo un pensierino, chi vuole fare sul serio è il nuovo Milan di Max Allegri. Per l’allenatore livornese è uno dei rinforzi da prendere assolutamente (soprattutto ora che Postecoglu ha lasciato gli Spurs) insieme a Gila della Lazio. Dove trovare rispettivamente 40 e 30 milioni? Basta (quasi) la cessione di Reijnders al Man City, per la Gazzetta dello Sport l’alternativa sono le cessioni di Theo Hernandez e Thiaw.