Roberto Baggio: 35 anni fa l’esordio in Serie A

Baggio

(Photo: Luca Marenda/Pacific Press)

Una giornata da ricordare per tutti gli appassionati di calcio e per tutti i tifosi italiani. Il 21 setembre 1986 esordiva in Serie A Roberto Baggio. Era un Fiorentina – Sampdoria, 2° giornata del campionato 1986/1987, terminato 2-0 per i Viola al Franchi. Quel giorno l’esordio di un talento neanche ventenne in maglia viola, destinato a segnare la storia e le memorie di tantissimi appassionati del nostro calcio e non solo.

Considerato uno dei più forti giocatori italiani della storia se non anche uno dei più iconici, Roberto Baggio nasce a Caldogno (comune in provincia di Vicenza) il 18 febbraio 1967. Il Divin Codino così il suo soprannome dato dalla particolare acconciatura dei capelli, inizia giovanissimo nel Lanerossi Vicenza, per poi passare dalla stagione 1985/1986 alla Fiorentina. Con i Viola si impone come uno dei talenti più fulgidi del calcio italiano.

Il talento e la classe non saranno mai in discussione, ma il fisico e i muscoli diventano quasi subito nemici di Roberto, che subisce gravi infortuni fin dalla giovane età e che purtroppo saranno una costante nella sua pur straordinaria carriera. Dopo 5 anni alla Fiorentina, il controverso e contestatissimo passaggio alla Juventus nell’estate del 1990, nella stessa estate in cui Baggio si impone come una novità nella Nazionale italiana nel Mondiale casalingo.

In bianconero i tifosi italiani e non solo possono ammirare il miglior Baggio. Nel quinquennio a Torino, Baggio vince il suo primo scudetto (1994-1995), la Coppa Italia (1994-1995) e soprattutto trascina i bianconeri alla Coppa Uefa 1993, chiusa da protagonista con una doppietta nella finale d’andata contro il Borussia Dortmund.

Alla fine di quell’anno Baggio si aggiudica il Pallone d’Oro. Nell’estate 1994 c’è il Mondiale USA, dove Baggio arriva come una delle stelle in campo. Grazie ai suoi gol e giocate, trascina gli Azzurri di Sacchi fino alla finale contro il Brasile. All’atto conclusivo il momento più buio, con il rigore decisivo sbagliato nella finale contro i verdeoro a Pasadena.

Termina l’esperienza alla Juve, nell’estate 1995 passa al Milan. In rossonero resta solo due anni dove non riesce ad imporsi pienamente, ma ha comunque un ruolo nello scudetto del 1995/1996.

Andato via da Milano, Baggio trova una nuova vita nella stagione 1997/1998 come leader tecnico del Bologna. In quella stagione in rossoblu, Roberto segnerà 22 gol in 3o presenze totali , guadagnadosi la convocazione ai Mondiali di Francia 1998, ultima apparizione in un torneo internazionale con la maglia azzurra per lui.

Nell’estate 1998 passa all’Inter, diventando uno dei pochi giocatori ad aver militato in tutte le tre big del nostro campionato. L’esperienza in nerazzurro dura solo due anni, e tra infortuni e incomprensioni con gli allenatori non è delle migliori. Storica però la doppietta del 25 novembre 1998, dove grazie a Baggio l’Inter battè 3-1 il Real Madrid a San Siro durante la fase a gironi di Champions.

Chiude la carriera a Brescia, militando con le Rondinelle dal 2000 al 2004. Nei quattro anni bresciani segna 45 gol in 95 presenze, regalando ancora talento e genialità. Si ritira al termine della stagione 2003/2004 durante un Milan – Brescia di fine campionato. Da ricordare l’ovazione tributatogli da tutta San Siro, durante la sua uscita dal campo in omaggio a uno dei giocatori non solo più forti ma anche più amati.