Roma, alti e bassi per Pellegrini. Sarà centrale anche con Mourinho?

Pellegrini

(Photo by Giuseppe Maffia via Imago Images)

Archiviata la stagione. Conquistata la ‘consolazione’ della Conference League, la Roma può guardare avanti al suo nuovo percorso dove, neanche a dirlo, sarà José Mourinho a prendere le redini del destino giallorosso. In attesa di sviluppi sul mercato, sia in entrata che in uscita, l’ex Tottenham valuterà l’attuale organico rivedendo gerarchie e ruoli cardine dal punto di vista tattico.

In quest’ottica, particolare attenzione va a Lorenzo Pellegrini, attuale capitano giallorosso dopo la perdita della fascia da parte di Edin Dzeko. Il rendimento di Pellegrini è stato immagine perfetta del saliscendi della Roma. Pellegrini era uno dei punti differimento assoluti dell’uscente Paulo Fonseca. Talvolta schierato come centrale o trequartista, l’ex Sassuolo rappresentava il fulcro della manovra. Sarà curioso vedere se, anche con l’avvento dello Special One, il classe 1996 resterà il leader naturale della formazione giallorossa.

Sia al Tottenham che nelle esperienze pregresse, Mourinho ha sempre prediletto una figura dal forte impatto fisico per il suo centrocampo, coadiuvata da un centrocampista duttile ed efficace in ambo le fasi. Ultimo Moussa Sissoko, cui veniva affiancato Pierre Hojbjerg. Il centrocampista danese – per caratteristiche – si diletta in compiti tattici non dissimili da quelli di Pellegrini. E stando alle indiscrezioni, Hojbjerg sarebbe uno dei colpi richiesti alla dirigenza proprio dall’uomo del Triplete. Pellegrini sarà in grado di farsi affidare le chiavi del centrocampo anche da Mourinho o perderà l’importanza assunta con Fonseca?