Roma, Bove: “Puntavamo alla finale di Europa League da inizio anno, col Siviglia…”

Edoardo Bove, centrocampista della Roma, è stato intervistato dai canali ufficiali UEFA in vista della finale di Europa League contro il Siviglia. Le sue dichiarazioni.

Roma, le dichiarazioni di Bove in vista del Siviglia

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(Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

CARRIERA: “Fin da quando ero molto giovane, mi sono appassionato allo sport in generale. Da ragazzo giocavo a tennis abbastanza regolarmente e per circa cinque o sei anni ho giocato sia a tennis che a calcio. A un certo punto ho dovuto fare una scelta, anche se ero piuttosto bravo in entrambe le cose. Vedendo quanta strada ho fatto, immagino di aver fatto la scelta giusta alla fine”. Continua Bove: “Come mi sono sentito quando sono arrivato a giocare per la prima volta nelle giovanili della Roma? È sempre difficile spiegare quelle sensazioni: è come cercare di spiegare la sensazione di segnare un gol all’Olimpico, o di ricevere la prima chiamata dal club. Sono emozioni molto forti. Nel complesso, la maggior parte delle persone di solito risponde a questa domanda dicendo che si tratta di una emozione indescrivibile, ma è davvero così. All’inizio, la cosa più importante per me era divertirmi. Poi, man mano che cresci e ti sviluppi, inizi a capire l’importanza di giocare per la Roma e cominci davvero a sentirti parte di questo club. Questo è un punto di partenza. Ho appena iniziato ed è per questo che voglio continuare così e continuare a giocare bene. Devo essere grato per la fiducia che hanno in me in questo momento, e questa è la cosa più importante. Ne sono molto felice”.

Bove esalta Mourinho

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

MOURINHO: “È una persona speciale per me perché è una persona vera. Tratta il resto della squadra proprio come tratta me, e questa è la cosa più importante. Se ha qualcosa da dirti, te lo dirà dritto in faccia, e io preferisco le persone così. Quindi mi sono trovata bene con lui fin dall’inizio. Ovviamente mi ha anche aiutato a crescere. Tutta la sua guida mi ha aiutato così tanto e sono felice per la fiducia che ha in me”.

GOL AL LEVERKUSEN: “È stato il culmine di tutto il lavoro che ho fatto qui negli ultimi due anni con l’allenatore, lo staff, con la Roma. Forse i miei primi gol sono stati istintivi: i gol tipici di un giocatore giovane e inesperto. Ma devi lavorare sodo in allenamento per tirare fuori alcuni elementi del tuo gioco, e quando riesci a farlo sul campo, è davvero fantastico. A domande come queste è difficile rispondere perché tutto accade così velocemente. In quel momento, tutto è confuso”.

FINALE: “Mi aspetto una finale come si deve, perché durante tutto l’anno abbiamo meritato di esserci quindi ne siamo molto contenti. Lo meritano anche loro. Il Siviglia viene dalla Champions League, quindi merita ancora di più il posto in finale. Ecco perché siamo molto felici e siamo felici anche per i fan. Come ci si sente a vincere? Sarebbe bello, così come sarebbe bello vincere una qualsiasi finale. Una finale è un tipo di partita completamente diversa”.