Roma, Dybala: “Le chiamate di Mou sono state decisive”

Matic Dybala

(Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)

Paulo Dybala ha da poco rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della Roma. L’attaccante argentino ha sottolineato l’importanza di Mourinho nella sua decisione di approdare alla capitale, definendo il club giallorosso come un compiersi del destino. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da Calciomercato.com.

Roma, le parole di Paulo Dybala

Sull’essere diventato giallorosso
“Sono molto contento prima di tutto di essere qui, molto felice di poter iniziare dopo una lunga attesa. Avevo voglia di conoscere i miei compagni, il mio allenatore e la gente che lavora per la Roma: oggi sono molto contento di essere qui”.

Sulle ultime ore della trattativa
“Penso che sia stato tutto molto veloce. La trattativa nell’ultimo weekend, tutto è passato molto in fretta. Io avevo voglia di iniziare, abbiamo preso la decisione molto velocemente, poi i vari controlli, le azioni della società… Abbiamo potuto firmare insieme e iniziare questa avventura”.

Su cosa lo ha convinto ad accettare l’offerta romanista
“Tanti aspetti: la chiamata del mister, la chiamata del direttore, aver potuto parlare con il presidente e i proprietari. Sono stati i punti più importanti, mi hanno dato tante certezze e questo è stato molto importante per me. Mourinho è stato chiaro con le sue idee ed è stato uno dei motivi più importanti. Poi giocare per questa squadra, per quello che rappresenta nella città, nel Paese e nel Mondo: è qualcosa di bello”.

Su Mourinho
“Tutti lo conosciamo, per quello che rappresenta nel mondo del calcio. Per quello che ha fatto e che farà. Le sue chiamate mi hanno emozionato, ho parlato a lungo con lui e abbiamo avuto una bella chiacchierata. Ho avuto la fortuna di giocare con i più grandi giocatori della storia del calcio e ora ho la fortuna di poter lavorare con uno degli allenatori migliori della storia del calcio”.

Sugli obiettivi di questa stagione
“Mettermi in forma per poter essere all’altezza della squadra a livello fisico e mentale, poter aiutare la squadra dal mio ruolo, portare la squadra a continuare a vincere con la mentalità che ha raggiunto l’anno scorso, per la mentalità di Mourinho e per quello che ho potuto fare in passato. Avendo un Mondiale vicino la preparazione sarà al massimo per dare il meglio a questa squadra e arrivare al meglio al Mondiale. E poi arrivare a fine anno con gli obiettivi più chiari di poter vincere qualche trofeo”.

Sul calore dei tifosi
“Ho visto alcune immagini e ho potuto parlare con i compagni della festa, sono rimasti molto impressionati di quello che hanno vissuto. Questo dimostra il calore che ha questa città, i sentimenti per il calcio e questa maglia. Per noi calciatori avere i tifosi così vicini nei buoni e brutti momenti è molto bello”.