Roma, emergenza difensiva: due opzioni per Fonseca

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Sette, come le note musicali che formano una canzone, utile in questo momento a tirar su il morale a Fonseca, che ieri è stato privato di due giocatori. Ha perso il primo dopo sette minuti dall’inizio della partita: Cristante, piazzato in difesa con la fascia di capitano al braccio, si è arreso a causa di un problema alla schiena.

Il secondo invece è dovuto uscire sempre dopo sette minuti, questa volta dopo l’intervallo. Ibanez ha chiesto il cambio per via di dolore muscolare al flessore sinistro. Sette è anche il numero della solitudine, che è giusto sostantivo per descrivere la situazione in difesa della Roma. In vista della partita di domenica a Benevento, il povero Fonseca, più che fare scelte, fa la conta dei reduci. Infatti il bollettino medico enuncia tali situazioni. Smalling, fermo dal 31 di gennaio in seguito ad una lesione al flessore, non rientrerà prima di una decina di giorni. Il rientro di Kumbulla, che ha alzato bandiera bianca pochi minuti prima della partita contro l’Udinese, è previsto tra una settimana. In una Roma piena di punto interrogativi, l’unica certezza in difesa è Mancini, che ieri sera si è guadagnato la fascia da capitano. Fonseca si trova davanti a un bivio: scegliere o la strada Fazio-Juan Jesus, esclusi dalla lista Uefa, o quella a usato sicuro, cioè arrestare Karsdorp e Spinazzola, e puntare su Veretout e Bruno Peres come esterni di centrocampo.

Queste sono dunque ore di riflessione per l’allenatore portoghese, che, una volta superata questa brutta situazione in difesa, spera di rivedere i sette colori dell’arcobaleno.