Roma, i Friedkin rinunciano al progetto di Tor di Valle

Dan Friedkin, Roma

(Photo by Gino Mancini/Insidefoto via Imago Images)

I Friedkin, nuovi proprietari della Roma, e il CdA hanno deciso di stoppare il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle avanzato dalla vecchia proprietà giallorossa. Verranno valutate nuove ipotesi: troppe cubature e spazi non sostenibili nel vecchio progetto. Questo uno stralcio del comunicato ufficiale del club:

La proprietà della AS Roma intende investire, per essere competitiva, in una squadra vincente che possa giocare in un nuovo stadio moderno ed efficiente. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, sulla base degli approfondimenti condotti da advisor finanziari, notarili e legali di primario standing, nonché alla luce delle ultime comunicazioni di Roma Capitale, ha verificato che non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi nell’ambito dell’attuale progetto immobiliare relativo all’area di Tor Di Valle, essendo quest’ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione. Il Consiglio di Amministrazione – dopo aver esaminato le analisi svolte dagli advisor in merito alle condizioni finanziarie, economiche, giuridiche e fattuali del progetto e del relativo proponente – ha preso atto che tali condizioni impediscono di procedere ulteriormente. Il Consiglio di Amministrazione ha constatato, inoltre, che anche la pandemia ha radicalmente modificato lo scenario economico internazionale, comprese le prospettive finanziarie dell’attuale progetto stadio“.

Nel dibattito conseguente alla decisione della Roma, si è inserito con un tweet anche l’ex presidente James Pallotta: “Mi sento male per la città di Roma e la Roma. Una manciata di coglioni (sapete chi siete) hanno rovinato un grande progetto per tutti. Sono triste“.