Roma-Lecce, Mourinho: “Noi troppo rilassati, bene solo il secondo tempo”

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Il tecnico della Roma, José Mourinho, ha parlato al termine di Roma-Lecce, match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Ecco le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb.

 

Roma-Lecce, le parole di José Mourinho

 

Quali sono state le note positive che ha visto oggi?
“Il secondo tempo. Per me è stata una partita povera nei primi 45 minuti. Un atteggiamento troppo rilassato e abbiamo perso la palla troppo facilmente. Non c’era disponibilità nel pressare. Nel secondo tempo è una storia diversa. Dopo un minuto Zaniolo prende il palo e poi c’è stato controllo da parte della mia squadra”.

Cosa è cambiato tra primo e secondo tempo?
“La verità è che ho voluto far riposare Mkhitaryan, ma senza Miki e Pellegrini non c’è nessuno in quella posizione. Quindi abbiamo cercato di giocare con Veretout, Sergio e Cristante insieme. Sicuramente la colpa non è di Veretout, ma mia se non si sono espressi bene. La partita poi è cambiata subito nel secondo tempo”.

Perché la Roma non riusciva a pressare nel primo tempo?
“E’ stata colpa mia. A livello di pressione faticavamo ad arrivare. Felix non sapeva se doveva saltare o rimanere più aperto e abbiamo fatto fatica a prenderli. Poi con la palla eravamo troppo rilassati. Abbiamo pagato anche il non avere un giocatore vicino ad Abraham. Nel secondo tempo è cambiato con Mkhitaryan e Zaniolo. Nel primo tempo c’era un buco tra il nostro centrocampo e Tammy. L’atteggiamento poteva essere migliore, ma quando un allenatore pensa a far riposare qualcuno in vista di quella dopo ha sempre problemi. Per questo dico che è colpa mia. Ho pensato a domenica e a risparmiare due giocatori fondamentali per noi”.

La Roma cambierà sistema di volta in volta?
“Un’idea di quello che mi piace di più ce l’ho. Ma so anche che difficoltà abbiamo in quanto squadra. Partita dopo partita vedremo i giocatori più in forma e come giocherà il nostro avversario. Dovremo avere l’umiltà di saperci adattare”.