Roma, Mancini è l’uomo in più di Gasperini
Roma Gasperini (Photo by Fabrizio Corradetti, LaPresse) calcioinpillole.com
La Roma è andata alla sosta da prima in classifica, a quota 24 punti, insieme all’Inter. Probabilmente nessuno si aspettava questo tipo di rendimento da una squadra con un tecnico nuovo, una nuova idea di calcio e anche un mercato che non soddisfatto del tutto le richieste di Gasperini. Il tecnico però ha trovato la quadra per far rendere al meglio la sua squadra e, complice anche una fase difensiva che ha subito solamente 5 gol, sta facendo sognare i tifosi giallorossi. Proprio nel reparto arretrato della Roma troviamo un giocatore diventato, gara dopo gara, indispensabile per l’allenatore e il suo sistema di gioco. Stiamo parlando di Gianluca Mancini, decisivo anche in nazionale con la rete che ha sbloccato il match contro la Moldavia.
Uno dei pilastri della Roma è Gianluca Mancini; il difensore, negli ultimi anni, è cresciuto tantissimo riducendo anche il numero di cartellini gialli ricevuti. Abile nella marcatura ad uomo, forte nell’anticipo e nel gioco aereo (dove si fa valere anche nell’area di rigore avversaria), Mancini è cresciuto molto nelle stagioni con Mourinho. Il modo di difendere del portoghese hanno sicuramente esaltato le caratteristiche del centrale. Da quando è arrivato Gasperini, il centrale ha fatto uno step ulteriore diventando, di fatto, una soluzione offensiva in più nella manovra dei giallorossi.
Roma, ecco come Mancini è cresciuto con Gasperini
Gasperini ha subito messo Mancini al centro del suo terzetto difensivo, il leader capace di guidare i propri compagni di reparto. Da qualche settimana però, il tecnico ha deciso di spostare N’Dicka in mezzo e Mancini braccetto di destra. Una scelta dettata da una motivazione ben precisa, ovvero quello di uscire con più qualità da quel lato, portare palla ed offrire uno sviluppo offensivo in più nella costruzione della manovra. Tecnicamente non sarà il difensore migliore del campionato ma i suoi tempi di gioco sono perfetti per sviluppare quello che vuole l’allenatore giallorosso quando la palla è nei piedi della sua squadra.
Mancini si alza costantemente per accompagnare la manovra difensiva. Quando lui si allarga, l’esterno destro (Celik o Wesley) vengono dentro al campo mentre se l’esterno punta l’uomo, Mancini offre una soluzione o per l’uno-due o per arrivare, addirittura, alla conclusione. Il gol del 2-0 contro l’Udinese è lo specchio di questa ulteriore crescita del centrale azzurro. Il difensore, non appena Celik riceve palla, si butta nello spazio, uno-due con l’esterno e raddoppio della Roma. I tempi di inserimento di Mancini sono stati perfetti e questa sua crescita, oltre ad essere il marchio di fabbrica di Gasperini, permette ai giallorossi di avere una soluzione in più per far male agli avversari.
