Roma, Mourinho: “Chiedo equilibrio, ci si esalta o ci si deprime troppo presto”

Mourinho

(Photo Alfredo Falcone - LaPresse)

Giornata di vigilia in casa Roma. I giallorossi dopo aver subito la prima sconfitta stagionale nell’ultimo turno di campionato contro l’Hellas Verona, domani torneranno in campo alle 20.45 contro l’Udinese nella sfida valida per la quinta giornata di Serie A. A poco più di ventiquattro ore dal match contro i friulani, ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei capitolini José Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni:

“È inutile che mi chiedete se sarebbe servito un centrocampista di qualità in più, il mercato è chiuso, voi volete già mettermi nella situazione di parlarne. Capisco la domanda, ma non rispondo come ho sempre fatto anche dopo le vittorie”.

“Abbiamo perso una partita, non abbiamo giocato bene. A voi non ho niente più da dire, ai miei giocatori ovviamente sì. Abbiamo analizzato la gara con il Verona nei minimi particolari per migliorare nel futuro. Lunedì era il giorno libero ma non per me e lo staff, alle 10 eravamo già a Trigoria. Lavoriamo sempre, ora siamo candidati a vincere la prossima partita con l’Udinese”.

“A Roma è troppo facile entrare nella dinamica dell’euforia e della depressione. Perché non potevamo perdere contro l’Hellas? Voi mi avete visto esultare molto in una partita speciale, ma sono stato euforico un minuto in due mesi”.

“Sono sempre stato equilibrato. Magari sono troppo onesto, avrei potuto dire della pioggia, del campo o del giallo che ha limitato Veretout. Non è un risultato che mi fa cambiare idee, ho esperienza e maturità per non permettere alla gente di deprimersi quando si perde una partita. E viceversa, abbiamo vinto 3 gare, non 30. Lasciateci tranquilli, ci sono squadre che gli anni scorsi hanno dato 20-30 punti alla Roma. Dobbiamo trasformare la tristezza per la sconfitta in motivazione”.

“L’Udinese ha una buona organizzazione di gioco. Lunedì hanno perso male ma hanno giocato contro una grande squadra come il Napoli. Hanno stabilità e fisico, ma allo stesso tempo ci sono giocatori di qualità e creatività”.

“Se non dovevo lavorare tanto, i Friedkin non mi avrebbero fatto 3 anni di contratto, sarebbero bastati tre mesi. I 3 gol subiti con l’Hellas sono troppi: quando vai in trasferta e fai 2 gol devi vincere, neanche pareggiare”.