Europa League
Roma, Mourinho spiazza tutti: “Dybala? Penso che non ci sarà in finale”
José Mourinho, in vista della finale di Europa League tra Roma e Siviglia, ha parlato in conferenza stampa nel media day organizzato dalla UEFA a Trigoria. Ecco tutte le sue parole in vista del fatidico match.
🟨🟥 LIVE | La conferenza stampa di José Mourinho https://t.co/v0h2F5Nx6O
— AS Roma (@OfficialASRoma) May 25, 2023
Roma, le parole di Mourinho in conferenza stampa
(Photo by Lars Baron/Getty Images)
José Mourinho è l’artefice di questa finale?
“No. I giocatori ringraziano me ed io ringrazio loro. Nicola (Zalewski, ndr) è più emozionale…due anni fa giocava in Primavera e poi ha giocato una finale e un Mondiale. Ha fatto una crescita importante”.
Sulle difficoltà di gestire una finale
“Il match di sabato è la cosa più complicata. Devo lasciare fuori dei giocatori per non rischiare, perché hanno qualche problemino. Andare con solo una squadra di ‘bambini’ è un grande rischio e non è positivo. La Fiorentina è un club che ha venticinque giocatori dello stesso livello. La situazione ideale sarebbe quella di non giocarla per preparare già da oggi la finale. Vogliamo tanto giocare questa finale. Quando domenica arriveremo qui, sarà facile avere gente motivata e felice”.
La vittoria dell’Europa League cambierebbe il futuro di Mourinho alla Roma?
“L’unico mio obiettivo è la finale. Un po’ la preparazione della Fiorentina, ma più la finale. Il resto è secondario quando si gioca una finale. Non c’è ottimismo e non c’è pessimismo. Abbiamo fatto tanto per stare in questa finale e la vogliamo giocare. Sarà facilissimo prepararla: vogliamo solo giocare. Non c’è neanche il “se vinciamo facciamo la Champions”. Non voglio sapere di niente, vogliamo solo giocare. Siamo là e vogliamo giocare. Vogliamo i romanisti come noi, super felici di fare questa finale. Spero che i tifosi tutti assieme posano fare una bella giornata a Budapest”.
Sull’affetto dei tifosi nei suoi confronti
“L’unico club con la quale non sento un legame stretto è il Tottenham. Con tutti gli altri club che ho allenato c’è sempre stata questa connessione. I tifosi sanno che do tutto. Qui a Roma non è solo aver vinto un titolo europeo, ma il tifoso percepisce che lavoro e lotto per lui. Qualcuno potrà sorridere quando dico che sono interista, madridista ecc, ma è proprio così, perché questo affetto è sempre stato reciproco. Con la Roma quando arriverà l’addio non sarà semplice ma ne sarò sempre legato”.
Quanto è cambiato Mourinho come allenatore?
“Sono diventato un allenatore migliore un umo migliore. Stesso DNA. Non voglio attenzioni ma solo il piacere di giocare questa finale e il percorso che si è fatto per arrivarci. Il ruolo dell’allenatore è diverso, perché migliora con l’esperienza. Il cervello dell’allenatore diventa più affilato e si acquisiscono conoscenze. Nel mio caso le motivazioni crescono con il tempo”.
Sui rapporti aggressivi con gli arbitri
“Preferisco non rispondere”.
“Non sta nascosto ad allenarsi. Purtroppo non è così. Penso che non ci sarà alla finale. Ho la speranza che una panchina possa farla, essendo l’ultima partita della stagione. Se Paulo può stare in panchina e può aiutare per 10/15 minuti io sarei già in panchina. La realtà è quella che si è visto: c’era un gruppo e un altro, con lavoro individuale, ma non c’è Paulo. Paulo è nel dipartimento medico. Perché? Abbiamo provato, ma quando c’è una finale pensi a prepararla. Ho sempre pensato che contro la Salernitana potesse giocare un tempo. Si sta cercando di fare tutto, ma la verità è che è fuori. Sabato non ci sarà, come Pellegrini, che però è sicuro che recupererà per mercoledì. Paulo non può toccare palla sabato”.
In caso di vittoria sarebbe la tua più grande impresa da allenatore?
“Dobbiamo giocare. A noi non piace parlare ma giocare tanto, ed è un peccato che non si possano giocare finali ogni settimana. Non sto pensando a me stesso, sto pensando ai giocatori e ai tifosi. Mi piacerebbe tanto aiutare i giocatori a prendere questa gioia, che sarebbe infinita anche per i tifosi. I cerco di aiutare i giocatori e i giocatori cercando prendere ciò che vogliono i tifosi. Parlare poco e ripetere che vogliamo giocare, questo dico. Mercoledì saremo lì”.
Europa League
Siviglia-Roma, UEFA non convinta di Taylor: l’arbitro a rischio stop
Sono passati quasi cinque giorni da Siviglia–Roma, Finale di Europa League giocata alla Puskas Arena di Budapest e che ha visto il trionfo degli andalusi ai calci di rigore sui giallorossi.
On the streets of Seville 🏆@SevillaFC x #UELfinal pic.twitter.com/PqdNlmJs0e
— UEFA Europa League (@EuropaLeague) June 2, 2023
(Photo by Maja Hitij, Onefootball.com)
Siviglia-Roma, anche la UEFA poco contenta dell’arbitraggio di Taylor. L’inglese rischia un lungo stop
Settima Coppa UEFA per gli spagnoli, enorme delusione per i capitolini ma anche tanta rabbia per il discusso arbitraggio operato dall’inglese Anthony Taylor.
Oltre all’amarezza di aver perso una Finale europea all lotteria dei rigori dopo una battaglia durata quasi 140 minuti (tre extra time e tempi di recupero), il sentimento più comune nell’ambiente della Roma è stato quello della frustrazione per una direzione gara apparsa ingiusta nei confronti dei giallorossi.
Tanti gli episodi dubbi e contestati a Taylor, apparso incerto nella gestione emotiva di un match così importante e in quella dei cartellini. Ma a scatenare maggiormente la furia della Roma è stato il mancato rigore per fallo di mano di Fernando al minuto 87 dei regolamentari.
A match concluso poi Mourinho si è fatto portavoce della sua squadra dirigendosi nel parcheggio dellos stadio che ospitava il van arbitrale prendendo a male parole Taylor: “Sei stato un disastro, una totale disgrazia”.
Lo Special One verrà certamente squalificato dalla UEFA per le sue dichiarazioni, ma secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport anche lo stesso arbitro Taylor rischia di stare fermo per molto.
La direzione gara non ha convinto nemmeno i vertici arbitrali del massimo organo calcistico europeo e Roberto Rosetti (Presidente della Commissione Arbitri UEFA), sta pensando di tenere fuori Taylor da match di alto rango per un lungo periodo.
Europa League
Corsa Europa League: le squadre in lotta e le possibili combinazioni
Ultimo atto della Serie A che può dire ancora tanto. Infatti sono tante le squadre che perseguono ancora un obiettivo, dalla lotta salvezza (qui il quadro completo) fino alla lotta per l’Europa League, che vede diverse combinazioni possibili. Al momento chi si accaparrerebbe i due posti disponibili per accedere alla seconda competizione europea sarebbero Atalanta e Roma, che si trovano rispettivamente al quinto e sesto posto in classifica, ma in corsa ci sono anche Juventus…e Fiorentina. Ecco di seguito la situazione delle squadre in corsa per l’Europa League.
Chi si può classificare
(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
In teoria, in Europa League potrebbe accederci solo la quinta classificata in Serie A, ma questa stagione la situazione è ben diversa. Infatti con la vittoria dell’Inter in Coppa Italia, si è sbloccato un nuovo slot per la seconda competizione europea, essendo che i nerazzurri sono già qualificati in Champions e non potrebbero usufruire della qualificazione in Europa League data dal successo nella coppa nazionale. Dunque ora anche il sesto posto vale l’Europa, mentre il settimo vorrà dire Conference League.
Europa League, le combinazioni squadra per squadra
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Atalanta
La squadra di Gasperini riuscirà a qualificarsi in Europa League in caso di:
- Vittoria contro il Monza.
- Pareggio contro il Monza e non vittoria di una tra Roma e Juventus.
- Pareggio contro il Monza e non vittoria di Roma e Juventus.
- Sconfitta contro il Monza e non vittoria di una tra Roma e Juventus.
Roma
La squadra di Mourinho riuscirà a qualificarsi in Europa League in caso di:
- Vittoria contro lo Spezia.
- Pareggio contro lo Spezia e non vittoria della Juventus.
- Sconfitta contro lo Spezia e non vittoria della Juventus.
Juventus
La squadra di Allegri riuscirà a qualificarsi in Europa League in caso di:
- Vittoria contro l’Udinese e non vittoria di una tra Roma e Atalanta.
Fiorentina
La squadra di Italiano riuscirà a qualificarsi in Europa League in caso di:
- Vittoria della Conference League contro il West Ham.
Europa League
Aggressione all’arbitro Taylor: il duro comunicato della UEFA
La UEFA ha deciso di esporsi in merito al tentativo di aggressione da parte dei tifosi della Roma nei confronti dell’arbitro Anthony Taylor, a seguito della finale di Europa League. Il massimo organo continentale ha usato parole dure verso l’episodio, denunciando l’atto e minacciando seri provvedimenti. Di seguito il comunicato ufficiale.
(Photo by FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)
UEFA, il comunicato sul tentativo di aggressione all’arbitro Taylor: “Azione inaccettabile”
“La UEFA condanna con veemenza il comportamento violento nei confronti del suo arbitro Anthony Taylor e della sua famiglia. Tali azioni sono inaccettabili e minano lo spirito di fair play e rispetto che la UEFA sostiene. Gli arbitri svolgono un ruolo cruciale nel garantire l’integrità e l’equità del gioco, e la loro sicurezza e il loro benessere sono della massima importanza.
La UEFA è ferma nel suo impegno a creare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i partecipanti, compresi gli arbitri, e non tollererà alcuna forma di comportamento violento nei loro confronti. Esortiamo tutti i giocatori, allenatori e tifosi ad abbracciare i valori della sportività, trattare gli arbitri con dignità e rispetto e unirsi a noi nel sostenere i più elevati standard di condotta dentro e fuori dal campo.
La UEFA mantiene una stretta collaborazione con la polizia locale e la sicurezza aeroportuale a partire dall’arrivo degli arbitri nelle città ospitanti. Tuttavia, ci impegniamo costantemente per migliorare le misure di sicurezza per i funzionari in coordinamento con le autorità locali. Valuteremo attentamente gli incidenti e incorporeremo preziose informazioni nei nostri futuri processi di pianificazione degli eventi”.
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