Roma, Pallotta: “Con Monchi mi sono fregato, Totti voleva allenare”

L’ex presidente della Roma James Pallotta è intervenuto ai microfoni di The Athletic e nel corso di una lunga intervista ha toccato diversi di quelli che sono stati i temi caldi nel periodo in cui si è trovato alla guida dei giallorossi:

Stadio – “Per quel che riguarda lo stadio, c’erano diversi sponsor in attesa come Coca-Cola. Fa male non avere lo stadio, stavamo già parlando dei naming rights per 15-20 milioni. Sarebbe diventata la struttura più usata nell’Europa del Sud. Sapevamo di avere un’opportunità enorme di generare ricavi che sarebbero stati iniettati nella squadra“.

Nike – “Avevano detto che ci avrebbero trattato come il Barcellona e se sei un idiota come me ci credi, ma non fu così“.

Media romani – “La mia frustrazione è che i tifosi ricevano messaggi da radio e giornali che non sono veritieri. Avrei potuto passare le mie giornate a smentire la merda che usciva“.

Totti – “È stato a Roma per 30 anni, ogni giorno si alzava e andava a Trigoria. Accettammo di onorare l’impegno della dirigenza precedente con un contratto da dirigente di 6 anni. Gli chiesi cosa avrebbe voluto fare nella vita dopo il ritiro: rispondere era difficile per lui e per la Roma. Totti voleva allenare. Gli dissi che doveva capire che per allenare non solo doveva studiare, ma farlo per 80 ore a settimana e che non capivo perché volesse fare quello. E allora gli abbiamo portato insegnanti e piuttosto rapidamente decise che allenare non fosse la cosa per lui“.

De Rossi – “Cosa dovevo fare? Non avevo nessun vantaggio nel vedere ritirare le due superstar, con lui e Totti abbiamo fatto quello che pensavamo fosse il meglio per la squadra“.

Monchi – “Mi prendo la colpa di essermi fottuto da solo. Under e Kolarov sono stati buoni acquisti ma ci sono stati errori costosi. Non accettava aiuti esterni, sentiva di dover dimostrare di essere Monchi e non ascoltava nessuno“.

Zaniolo – “Tutto il merito è di Baldini, lui imbastì con l’Inter lo scambio con Nainggolan. Monchi chiese chi fosse“.