Il primo colpo di Friedkin è Bryan Reynolds, Peres in uscita

Bryan Reynolds, Roma, Juve

(Photo by Matthew Maxey/Icon Sportswire via Imago Images)

Inizia a muoversi la nuova società della Roma. Dopo aver incontrato le istituzioni, la famiglia Friedkin sta agendo anche sulla parte sportiva e, a prova di ciò, sarebbe vicina la chiusura di Bryan Reynolds, giovane esterno promesso sposo della Roma, voluto fortemente dall’imprenditore americano. Le indiscrezioni, rilanciate anche da Il Messaggero, parlano di accordo già trovato tra le parti. L’affare si chiuderebbe intorno ai 7,5 milioni di euro e, Paulo Fonseca, potrebbe presto accogliere un nuovo rinforzo di talento. L’aspetto curioso della vicenda è che, le conferme circa l’esistenza della trattativa, sono arrivate direttamente dalla MLS, come riportato dai giornali sportivi statunitensi.

Bruno Peres ai saluti

Bryan Reynolds, dunque, si appresta a sposare la Roma. Bruno Peres, di contro, si accinge a lasciarla. Il club giallorosso vorrebbe “piazzarlo” sul mercato, già nella prossima sessione invernale che, inevitabilmente, inizierà a gennaio. La Roma, però, vorrebbe evitare una minusvalenza, missione non semplice, specie considerando la penuria di club interessati in Italia. Settimane addietro, le indiscrezioni parlavano di un possibile interesse del Benfica ma, successivamente, non è emersa nessuna conferma. In attesa di offerte concrete, la Roma potrebbe anche decidere di proporlo in Brasile, patria dell’esterno ex Torino, dove è stato in prestito nelle file del San Paolo e dello Sport Recife. Bruno Peres, nel 2017, fu ufficialmente acquistato dai giallorossi per la cifra di 12,5 milioni di euro. Appare pressoché impossibile che qualcuno possa presentarsi con tale importo, specie con il contratto in scadenza. La Roma, infatti, punterebbe al milione “simbolico” che eviti la minusvalenza.

In attesa di collocare Bruno Peres, il cui contratto scade nel 2021, la Roma si appresta ad accogliere Bryan Reynolds, il cui affare è stato gestito in “primissima” persona da Friedkin che, a Dallas, ci è nato e cresciuto. Un altro segnale importante di come, i plenipotenziari a stelle e strisce, siano impegnati con fermezza e forte interesse nelle trame della Roma, esulando dai meri aspetti finanziari ma, inevitabilmente, andando anche ad occuparsi dell’organico.