Sanchez, come potrebbe inserirsi nella Roma di Fonseca

Sanchez, Roma

(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

È diventato, in poche ore, un tormentone di mercato. Se ne parlava negli ultimi giorni e, l’incontro di ieri in serata tra Tiago Pinto e Piero Ausilio, ha alimentato le voci di mercato. Si parla del possibile scambio tra Roma e Inter, con Dzeko in direzione Milano e Sanchez nella Roma di Fonseca. Gli ultimi aggiornamenti sembrano aver rallentato la trattativa ma, nel mercato moderno, il colpo di scena è sempre dietro l’angolo. La Roma potrebbe pertanto perdere uno dei suoi perni fondamentali, per inserire un giocatore che, sia per caratteristiche che numeri, si discosta dal ruolo che Dzeko (aveva) ha nella Roma del tecnico portoghese.

Sanchez, nelle ultime stagioni nerazzurre, ha pagato quelli che erano i principali timori dal suo approdo all’Inter nell’estate del 2019. I tormenti fisici. Tuttavia, l’impatto del cileno spesso ha agevolato le prestazioni dell’Inter di Antonio Conte. In una squadra votata ad una grande intensità fisica, l’ex Arsenal e Manchester United, talvolta, è in grado di offrire quell’imprevedibilità, figlia dell’estro che da sempre hanno contraddistinto la carriera del Niño Maravilla. Appunto, prima che emergessero i prevedibili guai fisici di un fantasista che si avvia verso i 33 anni. Non è una situazione troppo differente da quella di un altro fantasista che, senz’altro, ha accusato infortuni ed gioca già nella Roma e ora è diventato determinante, ossia Henrikh Mkhitaryan che ha appena un anno in meno di Sanchez.

Più adatto a Fonseca rispetto a Conte

Il nodo centrale dell’inserimento di Sanchez in giallorosso, riguarda la collocazione tattica. Risulta pressoché impossibile immaginare che, il cileno, vada a sostituire in toto, dal punto di vista tattico Edin Dzeko. Ma, certamente, la Roma di Fonseca si basa più sul fraseggio di quanto non faccia l’Inter di Antonio Conte. In tale contesto, Sanchez può diventare un’arma in più nella coppia che, nel 3-4-2-1 dell’ex Shakhtar, agisce alle spalle della punta centrale. Esattamente come Pedro e Mkhitaryan. Sanchez potrebbe trovare maggiore spazio, inserendosi con più facilità in una visione di gioco che esalterebbe le sua caratteristiche principali di funambolo. Risulta impossibile immaginare che abbia la stessa importanza di Dzeko, vero trascinatore dei giallorossi ma, al tempo stesso, è innegabile che un giocatore come Sanchez rispecchi molto di più la mentalità di Fonseca, rispetto a quella di Antonio Conte, dove la fisicità è il mantra.