Sacchi su Donnarumma: “Se si trovava bene al Milan, doveva restare”

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Arrigo Sacchi, allenatore ed ex calciatore italiano, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport riguardo l’addio di Gianluigi Donnarumma al Milan. Una notizia confermata ieri da Paolo Maldini, dirigente della squadra rossonera: “Bisogna avere rispetto per chi ha dato tanto al Milan, non ci ha mai mancato di rispetto. Le strade si dividono, non posso che auguragli il meglio”.

Le parole di Sacchi

La scelta di cambiare squadra – “Se lui si trovava bene al Milan, il club che lo ha fatto crescere e lo ha valorizzato, doveva restare. Nella vita esiste anche il senso di riconoscenza nei confronti di chi ti ha dato una possibilità importante e questa era l’occasione per dimostrarlo. Inoltre, cosa che non va dimenticata, il club gli aveva proposto un contratto ricco. Quindi mi chiedo: perché andare via? Perché forzare la situazione?”.

Il rischio di trasferirsi per soldi – “Ci sono esempi, restando nel mondo del Milan, che sono abbastanza significativi. Parlo dei casi di Shevchenko e di Kakà. Il primo, per i soldi, decise di andarsene al Chelsea. Il secondo, sempre per una questione economica, scelse il Real Madrid. Entrambi fallirono. Andare via da un posto dove sei amato è sempre un rischio. Io, francamente, non capisco come si possa lasciare il certo per l’incerto in nome del denaro. Detto questo, gli auguro il meglio”.

Sul futuro di Donnarumma – “Questo non posso saperlo. Una cosa, però, la so: lui è molto bravo, ha talento, è giovane e deve ancora migliorare tantissimo. Se al Milan ha reso al massimo, anche perché l’ambiente lo ha aiutato, non è detto che accada la stessa cosa da un’altra parte. Questo è un rischio”.