Sampdoria, ovvero “In medio stat virtus”: l’opera lodevole di Ranieri

Sampdoria Ranieri

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La Sampdoria ha terminato il suo campionato a quota 52 punti, piazzandosi al nono posto in classifica. Quella appena conclusa è stata una stagione in cui la squadra allenata da Claudio Ranieri ha vissuto in una terra di mezzo. Da una parte le ambizioni europee si mostravano sempre più irraggiungibili, visto l’evidente divario tecnico con le prime sette della classe. Dall’altra il discorso salvezza non ha mai preoccupato seriamente la squadra del patron Ferrero. I blucerchiati, comunque, si sono classificati davanti a squadre ben attrezzate come il Bologna, la Fiorentina, il Cagliari, ma soprattutto il Genoa. D’altro canto, lasciarsi alle spalle i cugini rossoblù era senz’altro uno degli auspici per i tifosi del Doria. Anche considerata l’eliminazione al quarto turno di Coppa Italia proprio per mano del Genoa. In campionato, invece, entrambi i derby si sono conclusi con lo stesso risultato: 1-1.

Il bilancio finale della Sampdoria nella Serie A 2020-21 conta 15 vittorie, 7 pareggi e 16 sconfitte. 26 punti nel girone d’andata, 26 nel girone di ritorno. 52 i gol realizzati, 54 quelli incassati. Il capocannoniere della rosa è stato il capitano Quagliarella, con 13 centri. A seguire Keita con 7 reti, Jankto con 6 e Candreva con 5. Claudio Ranieri si congeda con un risultato finale che rispecchia il valore dell’organico blucerchiato. Ora la società dovrà individuare il profilo giusto per la guida tecnica della Sampdoria. La scelta del nuovo allenatore e le operazioni in sede di mercato chiariranno le intenzioni del club blucerchiato nel prossimo futuro.

Ranieri valore aggiunto, Quagliarella inossidabile

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Il sistema di gioco di Claudio Ranieri ha dato stabilità e sicurezza ad una squadra ricca di qualità e composta anche da diversi giovani di talento. Un percorso di crescita avviato già nello scorso campionato, quando l’ex allenatore del Leicester, subentrato a Di Francesco, riuscì a risollevare la Samp dai bassifondi della classifica e condurla ad una salvezza tranquilla. I blucerchiati hanno acquisito in toto la mentalità del loro allenatore, mantenendo sempre alta l’attenzione in campo e la propensione al gol. Un classico 4-4-2 ben interpretato, che ha portato la Sampdoria a togliersi la soddisfazione di battere la squadra che avrebbe poi vinto il campionato, l’Inter, come pure Lazio, Atalanta e Roma. Una squadra trascinata dal suo capitano, Fabio Quagliarella: l’attaccante campano si è sempre distinto per spirito di sacrificio e per la sua leadership all’interno dello spogliatoio, ma anche per la sua vena realizzativa.

Rivelazione Augello, Thorsby macina chilometri

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Gli innesti del mercato avevano portato in dote a Ranieri calciatori di qualità come Adrien Silva, Candreva e Keita: nessuno di loro ha deluso le attese. Ennesima stagione segnata dagli infortuni per Gabbiadini, praticamente a metà servizio, ma sulle cui abilità tecniche c’è poco da discutere. In difesa, Bereszynski a destra è diventato una pedina importante nello scacchiere sampdoriano: non a caso, ha indossato spesso la fascia da capitano. Tra le sorprese stagionali, si segnala l’ottimo rendimento di Augello, diventato titolare inamovibile della fascia sinistra. Così come l’instancabile Thorsby: il centrocampista norvegese è, infatti, tra i calciatori con più chilometri percorsi dell’intera Serie A. Il giovane danese Damsgaard, invece, alla sua prima stagione in Italia, ha dimostrato numeri da fuoriclasse grazie ai suoi dribbling.