Scontro Sky-De Laurentiis, interviene l’ODG: esposto alla FIGC

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Esposto dell'ODG contro De Laurentiis - Getty Images, calcioinpillole.com

Dura risposta dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti dopo l’aggressione di De Laurentiis alla troupe di Sky: esposto alla Procura e alla Lega Calcio.

Aurelio De Laurentiis ha superato una linea rossa di aggressività. Questo è il messaggio che manda l’Ordine Nazionale dei Giornalisti in risposta alla sceneggiata del presidente del Napoli durante un’intervista di Matteo Politano prima del match di Champions League contro il Barcellona, nella quale ha aggredito fisicamente un operatore di Sky Sport, oltre a pretendere di scegliere il giornalista intervistatore.

Un gesto gravissimo che non può restare impunito. Ecco perché il Consiglio Nazionale dell’Ordine presenterà un esposto alla Lega Calcio, alla FIGC e al questore di Napoli nei confronti di De Laurentiis, in aggiunta alla sollecitazione da parte del Governo a intervenire prontamente in casi del genere.

CNOG, il comunicato contro De Laurentiis

Il Consiglio ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un duro comunicato:

Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti stigmatizza, con un documento approvato all’unanimità, il comportamento tenuto dal presidente della Società sportiva Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis che, al di là dell’inaccettabile pretesa di scegliere l’intervistatore dei suoi giocatori, ha superato, con un atteggiamento di cui non si ricordano precedenti, una linea rossa di aggressività nei confronti di troupe televisiva a Barcellona alla vigilia di un match di Champions. I filmati disponibili sul web e visionati dall’intero Consiglio nazionale, riunito a Roma venerdì 22 marzo, saranno formalmente trasmessi alla Figc, alla Lega Calcio e al questore di Napoli, perché, nell’ambito delle rispettive competenze, valutino le iniziative da intraprendere a tutela dei giornalisti.

De Laurentiis apprezza solo Amazon Prime – Getty Images

Quello di Barcellona-Napoli è solo l’ultimo e il più eclatante di quasi cento episodi intimidatori di cui i giornalisti sono rimasti vittime nel 2023, dato fornito dal Ministero dell’Interno nell’ambito delle attività di monitoraggio. Le regioni nelle quali si è verificato il maggior numero di episodi sono Lazio, Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia e non tragga in inganno il fatto che la statistica indichi una leggera flessione nei numeri. Lo stesso dipartimento della Pubblica sicurezza rivela infatti che per alcuni atti intimidatori, le vittime non hanno presentato denuncia. L’insofferenza nei confronti dell’attività giornalistica è sempre più diffusa a tutti i livelli, come dimostra il caso di una collega recentemente presa di mira dai no vax e messa in difficoltà a seguito della pubblicazione della sua foto e dei suoi dati personali sui social.

Il Cnog, nella seduta del 22 marzo 2024, sollecita le autorità a una maggiore attenzione a tutela dei giornalisti impegnati nello svolgimento dell’attività professionale. In particolare di quelli esposti in “prima linea”, e sollecita il Parlamento a prendere in esame la proposta, avanzata lo scorso anno, di introdurre misure più severe per i reati commessi ai danni dei giornalisti. In relazione alle vicende sopra esposte il presidente del Cnog Carlo Bartoli chiederà un incontro con i ministri dell’Interno e dello Sport“.