“Sei mesi al Milan”: clamoroso ritorno in rossonero | I tifosi dimenticano la contestazione

Milan Supporter - lapresse - calcioinpillole.com
L’arrivo di Igli Tare è un effetto go down. Il Milan sgasa: nuovo allenatore, tanto mercato e un clamoroso ritorno.
Messa da parte una delle più deludenti stagioni della storia del Milan nel nuovo millennio, il Diavolo s’è dato da fare rompendo gli indugi, dal casting fatto scattare da Furlani, incaricato da Gerry Cardinale di dare vita a un nuovo ciclo, è uscito fuori Igli Tare.
“Essere qui è un motivo di orgoglio e responsabilità – ha detto l’albanese nel giorno del suo insediamento – metterò tutta la mia esperienza al servizio di un grande club che ha l’obiettivo assoluto di tornare a essere protagonista in Italia e in Europa“.
Dopo tante belle parole, Tare è passato ai fatti, colpendo al momento giusto, proprio mentre Max Allegri stava aspettando una risposta dal Napoli. Che nel frattempo convinceva Antonio Conte (in predicato di tornare alla Juve) a credere nel progetto visionario di Aurelio De Laurentiis.
Così il Milan ha preso Max Allegri, lui l’erede di Sergio Conceicao. Una mossa importante che dimostra la credibilità di Igli Tare, un direttore sportivo di cui il Milan aveva bisogno, quanto meno per dare un senso a un nuovo ciclo tutto da comporre. Ma, come si dice in questi casi, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Un nome caldo
La scelta di Max Allegri, di nuovo a Milanello a undici anni di distanza dall’ultima volta, innescherà una sorta di effetto go down, che si snoderà su due fronti. Il primo riguarda la scrematura del gruppo squadra rossonero. Senza coppe europee Maignan, Theo e Leao sono nomi da attenzionare, sia per i dubbi che hanno sollevato dopo una stagione tutt’altro che felici, sia per i rinnovi, soprattutto dei due francesi.
Punto interrogativo anche sulla permanenza di Tijjani Reijnders, uno dei pochi a salvarsi in questa stagione fallimentare del Milan, dove la conquista della Supercoppa a spese dell’Inter non è servita a nascondere tutte quelle criticità che hanno portato al fallimento del progetto tecnico di questa estate. Reijnders sarebbe intoccabile, ma 70 milioni, quelli che sarebbe pronto a investire il Manchester City, sono una cifra che va considerata. Poi si penserà ai volti nuovi.
C’è chi verrebbe subito
“Mi manca San Siro, mi manca il Milan. Darei tutto per indossare ancora quella maglia: mi basterebbero sei mesi per restituire l’amore che ho sempre sentito e per aiutare il club”. Parole al miele di un certo Pato.
“Ho giocato l’ultima partita il 21 settembre 2023 – racconta l’ex Papero rossonero, sempre in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – ma continuo ad allenarmi da solo. Tornerei solo per il Milan”. Bisogna capire se il Diavolo ha bisogno del brasiliano.