Serie A: cosa aspettarsi dalla seconda parte di stagione?

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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Per l’appassionato di calcio, il 2022 è stato senza alcun dubbio un anno ricco di novità, non sempre graditissime. D’altro canto, giungere a metà novembre con ben 15 partite disputate, contro le dieci – largo circa – che normalmente vengono giocate a questo punto della stagione, rappresenta un cambiamento non di poco conto complice anche un calendario assai compresso, in particolar modo per le sette squadre nostrane che partecipano alle coppe europee.

A fare da spartiacque, per quanto ovvio, è stato il mondiale, che per la prima volta nella storia, per appagare le esigenze degli organizzatori qatarioti, si disputerà in piena stagione agonistica europea. Il campionato di calcio, quindi, si divide in due tronconi, con una maxi pausa di quasi due mesi, evento mai accaduto – covid docet – durante lo svolgimento del massimo torneo nazionale.

Maxi-pausa di due mesi: le certezze di oggi potrebbero sciogliersi come neve al sole alla ripresa delle ostilità

Un fattore, la pausa, che può scompaginare le carte, creando una sorta di “campionato di apertura” e “di chiusura” come avveniva, sino a qualche anno fa, in terra argentina. Certo, il paragone è solo metaforico, visto che, a differenza di quanto accadeva nel campionato sudamericano, il vincitore sarà uno solo. E il 4 gennaio, quando il pallone tornerà nuovamente a rotolare nei campi di Serie A (coi lunch-match Salernitana-Milan e Sassuolo Sampdoria), i punti guadagnati sin qui non verranno azzerati.

Ma il paragone rende bene l’idea di quanto la Serie A possa radicalmente mutare da gennaio sino al termine della stagione. Le certezze di oggi, quindi, possono sciogliersi come neve al sole già dopo il primo tour de force di gennaio, creando sorprese inattese rapportate a quanto fin qui visto nelle prime 15 giornate. Azzeccare la vincente dello Scudetto, piuttosto che le qualificate in Champions o individuare le tre che abbandoneranno la massima serie, è tutt’altro che semplice.

Le favorite per la vittoria finale secondo i bookmakers

Ed anche gli sportivi italiani, che spesso utilizzano sistemi integrali scommesse per verificare le loro conoscenze in materia calcistica, sono molti attenti a quanto propongono i migliori bookmakers operanti lungo il nostro territorio, con quote che, non di rado, mutano sensibilmente al termine di ogni singola giornata. Spulciando in rete, però, si evince come siano tre, fondamentalmente, le squadre maggiormente indicate per la vittoria finale: Napoli, Milan e Inter.

La squadra partenopea è stata, senza alcun dubbio, quella che ha esibito il miglior calcio, incantando non solo negli stadi dislocati lungo lo Stivale: le splendide vittorie in Champions contro compagini della forza e prestigio come Liverpool, Ajax e Rangers, accompagnati da parole di sincera ammirazione verso la compagine di Spalletti da parte di alcuni guru del calcio moderno (Jurgen Klopp, in primis). Ed anche privo di alcuni giocatori chiave, Osimhen su tutti, prestazioni e risultati sono stati sempre all’altezza, ben oltre le aspettative di inizio anno.

Se Napoli sogna, a ragion veduta, la vittoria del terzo scudetto, il primo che non vedrebbe nella rosa dei campioni il nome dell’immenso ed immortale Diego Armando Maradona, le milanesi sognano di poter cucire lo Scudetto al petto, che per entrambe significherebbe fregiarsi della “seconda stella” sulla propria casacca. Le compagini meneghine, al pari del Napoli, a febbraio riprenderanno il percorso in Champions, con le gare ad eliminazione diretta che, a livello di dispendio di energie psico-fisiche, potrebbero incidere sul rendimento in campionato.

Juventus poco accreditata, Atalanta mina vagante

Il Milan punterà sulla grinta e la ferocia, prerogative imprescindibili dell’ottimo Diavolo ammirato nella gestione Pioli. Mentre Simone Inzaghi, che può contare sull’apporto di giocatori maggiormente dotati dal punto di vista tecnico, cercherà di recuperare il gap sin qui accumulato facendo ruotare gli ottimi giocatori di cui dispone, puntando sulla coesione ed unità d’intenti mostrate nel doppio confronto europeo contro il Barcellona.

Guardando alle quote proposte, invece, pare assai complesso un rientro nella lotta al vertice della Juventus, nonostante i bianconeri potranno contare sul recupero integrale di svariati giocatori di assoluto livello. L’Atalanta, che ha sin qui beneficiato della possibilità di spendere energie solo in campionato, viene considerata una mina vagante, mentre le quote delle romane fanno capire come, in senso lato, Roma e Lazio non possano ambire alla vittoria dello Scudetto. Entrambe, tuttavia, potranno dire la loro per la lotta Champions.