Serie A, Gravina tuona: “Il calcio merita rispetto”

Casini

(Photo by Vincenzo Lombardo, Onefootball.com)

Dopo il duro confronto tra mondo del calcio e Governo, che non ha inserito le richieste fatte dai club nel decreto fiscale varato dal Consiglio dei Ministri, si apre uno spiraglio di luce. A riferirlo, è Il Sole 24 Ore, questa mattina: “Nel percorso di conversione parlamentare del decreto dovrebbe essere
approvato un emendamento per concedere alle società di Serie A, B e C la sospensione per un congruo periodo di tempo (non meno di due anni) dei versamenti dovuti a titolo di Irpef nonché dei contributi previdenziali e la rateizzazione (auspicabilmente fino a cinque anni) dei relativi pagamenti.“.

Sempre a Il Sole 24 Ore, è intervenuto il presidente della FIGC Gabriele Gravina: “Il mondo del calcio merita rispetto perché rappresenta un settore produttivo tra i più importanti: aiutando il calcio si aiuta il Paese a ripartire perché genera introiti fondamentali per lo Stato, coinvolge 12 categorie merceologiche garantendo decine di migliaia di posti di lavoro, ma soprattutto perché incide in maniera positiva nel nostro tessuto sociale. Stiamo lavorando incessantemente con il
Governo per creare le condizioni necessarie all’accoglimento delle nostre richieste che, è bene ribadirlo, non prevedono aiuti diretti ma interventi normativi finalizzati nel breve periodo al riconoscimento del danno emergente generato dalla pandemia e nel medio periodo al supporto concreto delle autoriforme già avviate

L’intervento del presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino: “Non stiamo chiedendo regali per il calcio, ma di un mero posticipo di adempimenti. In altre parole si tratta di somme di cui l’Erario si assicurerebbe comunque l’incasso a fronte del rischio, pretendendole oggi, che la crisi di molte società si aggravi, specie nelle serie minori, vanificando la pretesa tributaria. È un approccio strategico che un paese maturo come l’Italia deve avere nei confronti dello sport e del calcio. Sarebbe importante che nella prossima legge di bilancio fossero inseriti alcuni dei provvedimenti strutturali che abbiamo proposto“.