Serie A, i fondi frenano e vogliono prima l’intesa sui diritti tv

Diritti tv serie a

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Una vicenda quasi da thriller quella relativa al futuro della Serie A. È ancora stallo sull’assegnazione dei diritti tv, relativamente al triennio 2021-24. È vera e propria corsa a due tra Sky e Dazn che, in attesa di conoscere l’epilogo, non si sono risparmiate colpi reciproci. I fondi interessati alla Serie A, ovvero quelli che compongono la cordata Cvc-Advent-Fsi, hanno ritenuto di uscire momentaneamente dal dibattito. Infatti, nelle intenzioni della cordata, vi sarebbe quella di attendere prima l’accordo tra i club sui diritti tv, dopodiché procedere alla presentazione di un’offerta per la creazione della media company. Stando a quanto riferito da Il Sole 24 Ore, nella settimana in corso, era prevista l’offerta di Cvc-Advent-Fsi, ora ‘congelata’.

Oggi si terrà un’altra Assemblea di Lega ma, le sensazioni, portano alla previsione di un altro incontro a vuoto. Vi è una vera e propria spaccatura: da una parte i club che vorrebbero un’accelerazione importante sull’assegnazione dei diritti tv. Dall’altra, replica una robusta fronda di club contraria all’ingresso dei fondi. I club contrari sono 9, ovvero Benevento, Crotone, Genoa, Sampdoria, Roma, Sassuolo, Spezia e Torino. Nelle volontà dei citati club, vi è la prerogativa di approfondire aspetti fondamentali come l’inserimento di un esperto tecnico indipendente dalla capacità di copertura del duo Dazn-Tim. Altro punto cruciale è quello della distribuzione delle 10 partite. 

Alla base dell’opposizione, vi è oltretutto il principio di trattamento in modo parallelo dei diritti tv e dell’ingresso dei fondi che, per i 9 club, dovrebbero essere disgiunti. La situazione non evolve e, allo stato dell’arte, è complesso cercare di capire quando potrà arrivare una vera e propria svolta. Intanto il ‘trio’ Cvc-Advent-Fsi prende tempo, ben conscio dell’impossibilità di poter portare avanti un negoziato in un clima così pesante. Le parti prendo tempo, anche se non è rimasto molto. Infatti, il termine ultimo per la decisione è fissato al 29 marzo.