Serie A, i giocatori top del 2021: Barella

Barella

(Photo by Jonathan Moscrop, Onefootball.com)

Voluto, cercato e pagato anche parecchio Nicolò Barella approda all’Inter nella stagione 2019/2020 al termine di un lungo corteggiamento estivo.

Il primo impatto in una big della Serie A è piuttosto buono con il classe 1997 che dopo un periodo di iniziale ambientamento, diventa una pedina importante nella mediana nerazzurra del primo anno di Conte.

Ma la squadra termina seconda in campionato e perde la finale di Europa League e Barella alterna una stagione tra ottime prove e partite a vuoto.

Uno dei tanti simboli dell’Inter Scudettata 2020/2021 è chiaramente vedibile nella progressione di livello del centrocampista italiano.

L’ex Cagliari nella mediana gestita fa Brozovic e imbellita (da gennaio 2021) dal contributo importante di Eriksen, Barella è la dinamite, il motorino instancabile che equilibra una squadra già compatta e quadrata.

Lo straordinario lavoro nelle due fasi di Barella si rivela quanto più fondamentale per la granitica Inter del Conte II.

Pressing sugli avversari, intercetti, marcature e corse a tutto campo. Nella fase di copertura Barella dimostra una crescita esponenziale, unita alle doti extra-tecniche di sacrificio e resistenza.

Nicolò cresce anche dal punto di vista squisitamente tecnico aggiornando le sue statistiche di passaggi di maggior qualità e assist.

Nel campionato 2020/2021 saranno 9 gli assist ma sorprende il miglioramento nella pulizia tecnica, trovando poi coi compagni di reparto un centrocampo che offre sia difesa che controllo della palla.

I gol non saranno molti, solo 3 in campionato: al Cagliari e alla Fiorentina, ma soprattutto alla Juventus il 17-01-2021 dove prima di segnare serve l’assist per il vantaggio di Vidal.

Nella ripresa su lancio millimetrico di Bastoni, una corsa su inserimento a tutto campo a sorprendere i bianconeri e poi a battere Szczesny. 2-0 nella partita che a posteriori sarà il passaggio di consegne per il trono in Italia.

Il soldato perfetto di Conte che su 36 giornate giocate lo schiera 24 volte per 90 minuti e lo abbina al centrodestra dove Barella trova terreno fertile nel servire negli spazi Hakimi, altro fattore dello Scudetto interista.

Barella si dimostra non un giocatore troppo complesso, ma nella sua semplicità e nel puzzle interista risulta starci alla perfezione.

A fine anno sarà eletto miglior centrocampista della Serie A 2020/2021 confermandosi uno dei più forti a livello italiano e bussando alle porte per entrare nell’elite delle mezzali europee più complete.