Serie A, i momenti del 2023: penalizzazione della Juventus

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Durante la stagione 2022/2023, la Juventus è stata protagonista di un momento che resterà nella storia: il club penalizzato di 10 punti.

La stagione 2022/2023 è stata una stagione storica per la Serie A. Sia in positivo, con il trionfo del Napoli che ha vinto il suo terzo scudetto, che in negativo con la Juventus che ha dovuto affrontare un importante processo poi conclusosi con una penalizzazione di 10 punti in classifica al club bianconero. Durante il mese di novembre un vero e proprio terremoto scosse profondamente le fondamenta della Juventus. Il tutto iniziò con le dimissione dell’intero CdA bianconero compresi anche il presidente Andrea Agnelli ed il vicepresidente Pavel Nedved. Il motivo di tutto ciò fu poi ricondotto all’apertura di indagini riguardanti delle plusvalenze considerate “fittizie” ed utilizzate per falsificare i bilanci del club.

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Juventus, la richiesta di 9 punti

Dopo le dimissioni di Agnelli ed il resto del Consiglio di Amministrazione della Juventus per lasciare spazio alle indagini relative ai filoni plusvalenze e stipendi, Ha inizio un “processo” dove il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè chiese 9 punti di penalizzazione per la Juventus alla corte federale. Questa era stata chiamata a valutare la riapertura del processo sportivo per le plusvalenze, dopo la richiesta di revocazione della sentenza di archiviazione.

Il -15 in classifica

A seguito dell’avanzamento del processo relativo alle plusvalenze e dopo aver “esaminato” tutte le prove a disposizione, il 20 gennaio 2023 la Juventus viene penalizzata con 15 punti da scontare nella Serie A 2022/2023.        “La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso, sanzionando la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio)”.

Agnelli e il CdA, dopo le dimissione arrivano le sentenze

Un’altra importante sanzione arrivò nei riguardi dei dirigenti. Ancora prima dell’esito definitivo, il 28 novembre 2022, il presidente Andrea Agnelli e tutto il CdA della Juventus si dimisero per dare spazio alle indagini. La condanna della Corte Federale d’Appello di gennaio, inibì per 2 anni e mezzo Paratici, 2 anni Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi Cherubini ed 8 mesi Nedved. Dopo aver appreso le condanne ufficiali, Andrea Agnelli ha poi deciso di andare al TAR presentando ricorso contro i 2 anni di inibizione, l’esito ancora è in attesa di essere definito.

La restituzione dei punti sottratti

Il 20 aprile 2023 dopo l’iniziale sentenza che aveva privato la Juventus di 15 punti, il Collegio di Garanzia accoglie il ricorso presentato dalla Vecchia Signora presso il CONI. Ricorso relativo proprio al caso plusvalenze, con il quale la Juventus si è vista restituire i 15 punti inizialmente sottratti. Tuttavia tale restituzione fu solo momentanea, in attesa della sentenza della Corte d’Appello per la definitiva penalità nei confronti dei bianconeri.

La nuova e definitiva penalizzazione

Dopo aver riavuto indietro i punti, anche se momentaneamente, Il 22 maggio il Collegio di Garanzia del CONI emise quella che fu la sentenza definitiva. In merito al processo per plusvalenze “fittizie” al club bianconero vengono sottratti 10 punti in classifica. Punti che a fine stagione impediranno a Madama di centrare la qualificazione in Champions League. La sentenza rimodulata e rimotivata portò anche all’assoluzione di tutti i dirigenti bianconeri che si erano dimessi.

L’impatto sul club

Tralasciando le fluttuazioni in Borsa, tra condanna e ricorso. Il club bianconero non è riuscito a trovare una stabilità proprio per colpa delle vicende extra campo. La Juventus ha vissuto un periodo di assestamento dopo la prima sentenza tuttavia la squadra di Massimiliano Allegri ha dovuto combattere il contraccolpo psicologico. Una situazione che andò poi ad influire nello spogliatoio e soprattutto sul campo dove i risultati faticavano ad arrivare. Nonostante le dinamiche giudiziarie e le penalizzazioni, la Juventus riesce ad arrivare terza ma con la sottrazione finale dei 10 punti precipitò fino al settimo posto guadagnandosi un posto in Conference League. Piazzamento europeo che poi sfumerà dopo il patteggiamento con la UEFA a seguito del processo relativo al caso stipendi.