Serie A, il 2022 dell’Inter

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Per l’Inter il 2022 in Serie A non sarà sicuramente un anno da ricordare piacevolmente. I nerazzurri erano campioni d’Italia e primi in classifica al termine del girone di andata della scorsa stagione. Il primo match di ritorno, rinviato a fine aprile, è stato determinante per la fine dei sogni di gloria. La sconfitta contro il Bologna al Dall’Ara è valso la certificazione del sorpasso del Milan che non si è più fermato e ha conquistato lo Scudetto. Quel 2-1 in rimonta degli emiliani, però, è stato l’emblema di un percorso rallentato che ha toccato il suo apice negativo a febbraio e che ha cambiato le sorti di un campionato che poteva già essere chiuso. L’Inter è passata dalla delusione di maggio ad un inizio negativo nella nuova stagione. Tutti i big match persi, eccetto l’ultimo con l’Atalanta. Un quinto posto attuale a -11 dalla corrazzata Napoli che fa pensare quasi esclusivamente al quarto posto. Il 2023 non avrà mezze misure. O l’Inter ricomincerà a macinare punti dalla sfida proprio contro i partenopei tentando di tornare in corsa per il titolo o rischia di fare un passo indietro di quattro anni e di ritrovarsi a lottare solo per una qualificazione.

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La Serie A cambia regina, l’Inter si perde per strada

Il 2022 dell’Inter in Serie A è iniziato in ritardo. Bologna-Inter non si è giocata alla data prevista per alcuni casi Covid tra i padroni di casa e, per gli impegni europei dei nerazzurri, è stata rinviata al 27 di aprile. Il 9 gennaio l’Inter riscatta la sconfitta dell’andata e batte la Lazio 2-1. La Beneamata è prima con un punto sul Milan e una partita in meno. In due settimane guadagna altri tre punti sui rivali: sembra la svolta. Il 5 febbraio è il giorno del Derby che può essere decisivo per la fuga quasi definitiva considerando il match da recuperare. Lì, però, cambia tutto. L’Inter, infatti, va in vantaggio e controlla la partita senza pericoli. A metà secondo tempo si sveglia Giroud e con una doppietta in pochi minuti stravolge il campionato. Il Milan si avvicina e poi sorpassa sfruttando un periodo negativo dell’Inter che pareggia con Napoli, Genoa, Torino e Fiorentina, batte solo la Salernitana e perde con il Sassuolo. Le fatiche europee di Liverpool, la Coppa Italia che dà soddisfazioni e i big match ravvicinati si fanno sentire e la squadra brillante vista nel girone di andata non c’è più.

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Alla 30ª giornata l’Inter è terzo a -3 dal Napoli e a -6 dal Milan. I nerazzurri escono dal tunnel battendo la Juventus e la settimana dopo agganciano i partenopei e riducono il margine con i rossoneri a 2 punti. Il 27 aprile l’Inter si gioca tutto nel recupero con il Bologna sapendo che una vittoria potrebbe essere decisiva considerando un calendario sulla carta favorevole. I nerazzurri dominano e passano in vantaggio con Perisic, ma non la chiudono. Il Bologna non accetta di fare la comparsa, non vuole sentirsi sconfitta, vuole regalare una gioia al suo tecnico Sinisa Mihajlovic in ospedale. Arnautovic pareggia troneggiando su Dimarco. Lì il match cambia: il Bologna si galvanizza, l’Inter ha paura. Nel secondo tempo, da una rimessa laterale nerazzurra nella propria metà campo, De Vrij lascia scorrere il pallone verso Radu che sostituisce l’infortunato Handanovic. Il portiere romeno, però, sbaglia clamorosamente il controllo lisciando il pallone e spalancando la porta a Sansone che segna il gol del definitivo 2-1. Nelle restanti quattro giornate il Milan rischierà più volte, ma esattamente come l’Inter, vince tutte le partite e si porta a casa lo Scudetto.

 

Una nuova ripartenza ad andamento lento

Nonostante le tante voci di cessioni di big in estate, l’Inter è uscita dal mercato rafforzata dal clamoroso ritorno di Lukaku in prestito, dall’aggiunta di Mkhitaryan e Asllani a centrocampo, di Acerbi in difesa e Onana in porta. L’addio di Perisic pone un punto di domanda sulla fascia sinistra dove Dimarco e Gosens si giocano il posto. I nerazzurri partono con una vittoria sudata all’ultimo contro il neopromosso Lecce, ma vincono ampiamente contro lo Spezia. Alla terza giornata, però, cadono nuovamente all’Olimpico contro la Lazio e pochi giorni dopo Lukaku si infortuna. La sua assenza sarà un fattore visto che da quel momento giocherà solo uno spezzone contro la Sampdoria in campionato prima di infortunarsi di nuovo.

La vittoria contro la Cremonese fa da preludio ad un Derby in cui l’Inter va in vantaggio, viene agganciata e rimontata e sparisce letteralmente dal campo. Ci pensa ancora Giroud, poi sul 3-1 i nerazzurri si risvegliano improvvisamente e per poco non la pareggiano, ma finisce 3-2. L’Inter perde tutte le partite contro squadre che le stanno sopra in classifica. Cade male anche ad Udine. I nerazzurri entrano ad ottobre al settimo posto in classifica con voci sempre più pessimistiche sul futuro di Inzaghi che, però, in Champions League guida la squadra ad un’insperata qualificazione agli ottavi a novembre. In campionato l’Inter perde anche con la Roma, ma da quel momento riesce ad inanellare una serie di vittorie contro Sassuolo, Salernitana, Fiorentina e Sampdoria.

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il Derby d’Italia contro una Juventus in difficoltà sembra essere il classico momento di svolta per entrambe. La Juventus vince il suo primo big match e prosegue nella risalita, l’Inter cade e perde le speranze di lottare per la vetta. La netta vittoria con il Bologna e il primo big match vinto a Bergamo sono l’addio al 2022 dei nerazzurri. Un finale sereno e che dà speranza per l’anno nuovo. L’Inter, però, dovrà ritrovare se stessa. Per la vetta ci vorrebbe un autentico miracolo sportivo, ma è necessaria una rimonta che garantisca un sicuro posto in Champions League e soprattuto una rinnovata mentalità vincente.