Serie A, il progetto ambizioso durante Qatar 2022: un torneo negli USA

Caressa

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’Head of Competitions della Lega Serie A, Andrea Butti, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tuttomercatoweb per parlare di un progetto in vista dei prossimi Mondiali in Qatar: “Siamo in una fase embrionale, stiamo studiando questo progetto che abbiamo sul tavolo da un paio di mesi. Non è una cosa estemporanea”

Serie A, il progetto di un torneo durante il Mondiale in Qatar

Andrea Butti ha quindi spiegato il progetto: “Siamo partiti da una base sportiva: in un Mondiale partecipano 736 calciatori di tutte le nazionali qualificate. Facendo uno split tra chi gioca nelle diverse leghe, partendo da quello che è successo nel 2018 in Russia, la Lega di A ha ‘mandato’ 58 calciatori tesserati al Mondiale”.

In quel caso l’Italia di Ventura non si era qualificata, ma se quella di Mancini ce la farà, allora “la stima è di 80-85 giocatori in tutto. In Lega di A ci sono circa 650 calciatori tesserati tra le varie squadre. Mandandone 80, 85, ne restano un numero cospicuo libero da impegni sportivi per un mese e mezzo due, visto che il campionato sarà sospeso dal 13 novembre all’inizio di gennaio”.

Come sostenere i costi ingenti di spostamenti, alloggi, ecc.: “Stiamo ragionando a due velocità. Un piano è la struttura dell’organizzazione del torneo, la messa in piedi e la parte logistica, che ha una componente fondamentale. Dall’altra c’è la struttura dei costi che deve supportare e sopportare l’investimento: deve coprire i costi e generare delle revenues”.

Come sarebbe strutturato il torneo

“Una ventina di giorni in tutto. Questa pausa di un mese e mezzo/due necessita di una sorta di precampionato, anche perché da gennaio a giugno sarà un tour de force. Così abbiamo pensato di strutturare un torneo con una fase a gironi iniziale e a seguire un tabellone tennistico con quarti, semifinale e finale. Il torneo durerà una ventina di giorni, ovvero un periodo cospicuo di lavori e partite, che consentano a tutti di arrivare a gennaio alla pari con chi parteciperà in Qatar. Seguiremmo il flusso del Mondiale con un torneo per poi riprendere con la preparazione al campionato”.