Serie A, il Senato approva legge anti-pirateria: stop al “pezzotto”

pirateria serie a

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Con l’avvento della pay-tv per molti è diventato sempre più complicato poter seguire la Serie A e non solo, ed ecco che entra in scena il famoso “pezzotto“. Un metodo, illegale, che consente a chi lo utilizza di poter seguire il campionato italiano senza spendere un centesimo. Un atto di pirateria che da anni ormai la Lega Serie A sta cercando di combattere il più possibile con la politica italiana. Oggi finalmente si è giunti ad una vera e propria svolta che potrebbe estirpare alla radice la piaga della pirateria. L’Aula del Senato ha infatti approvato all’unanimità il Disegno di Legge anti-pirateria. Il provvedimento ha già ottenuto il via libera dalla Camera il 22 marzo scorso, è quindi approvato in via definitiva.

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Serie A, approvata legge anti-pirateria: i dettagli

Con la nuova legge anti-pirateria, che riguarda il campionato di Serie A, l’intervento contro questo fenomeno online illegale e contro il famoso “pezzotto” sarà più rapido e permetterà un intervento facilitato per interrompere le trasmissioni illegali. In particolare, Come riportato da Calcio e Finanza, il tema del Ddl che più riguarda il mondo del calcio riguarda l’attribuzione all’Agcom del potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi in maniera illecita. Adottando anche, a tal fine, provvedimenti cautelari in via d’urgenza. Su questo aspetto e su quello delle sanzioni un ordine del giorno della maggioranza, a prima firma Claudio Lotito patron della Lazio e senatore di Forza Italia, accolto dal Governo impegna l’Esecutivo a varare “tempestivamente” un decreto legge con misure più stringenti.

Il provvedimento approvato prevede anche campagne di comunicazione e sensibilizzazione e l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza digitale. Previsti infine l’adeguamento del regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e la convocazione da parte di Agcom e Acn di un tavolo tecnico con gli operatori. Previsto un incremento di 10 unità della pianta organica dell’Agcom per far fronte alle nuove competenze.