Serie A, la Lega al lavoro per i diritti tv per il triennio 2024-2027

diritti tv Serie A

(Photo by MARCO BERTORELLO, Onefootball.com)

Il portale Calcio e Finanza fa il punto della situazione in merito alla complessa questione riguardante i diritti televisivi della Serie A per le prossime stagioni.

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(Photo by Claudio Villa, Onefootball.com)

Serie A, si ragiona già sui diritti tv del triennio 2024-2027. Resta l’idea del canale indipendente della Lega

Nonostante le problematiche occorse a DAZN nell’annata sportiva appena trascorsa, la piattaforma in streaming inglese ha mantenuto ancora l’esclusiva per le prossime due stagioni del campionato 2022/2023 e 2023/2024.

Ma la Lega Serie A guarda già al futuro e chi potrebbe essere il successore dell’attuaale detentore dei diritti tv per il nostro campionato. Il 30 giugno prossimo è infatti prevista una nuova Assemblea, dove tra i tanti temi sarò certamente affrontato quello relativo ai diritti televisivi.

Ovviamente non solo: sul tavolo anche il calcio femminile e la questione sponsorizzazioni per il prossimo biennio della Coppa Italia. Da discutere anche del “paracadute” Serie B (i fondi concessi alle squadre retrocesse).

Ma torniamo al tema dei diritti tv. In assemblea verrà affrontato il tema dei dirittit televisivi nell’area del Medio Oriente, aspetto che ha già portato a uno scontro tra l’AD della Lega Serie A Luigi De Siervo e il Presidente Lorenzo Casini.

Ma soprattutto a chi andrà l’esclusiva nel triennio 2024-2027, con DAZN che quasi sicuramente uscirà di scena dopo la scadenza del suo accordo. L’idea della creazione di un broadcaster autonomo (un canale indipendente gestito proprio dalla Lega Serie A) non è mai tramontata e potrebbe essere riproposta per le prossime stagioni.

Tornerà anche il dibattito sulla Media Company della Serie A, una tematica già sollevata dal Presidente Casini nei mesi scorsi.

Come rafforzare la Lega Calcio. Creare una Media Company e migliorare la struttura. La Lega ha poche decine di dipendenti, invece la Liga spagnola ne ha dieci volte tanto. Con poco sforzo, potremmo diventare un vero sostegno per i club e nel rapporto con le istituzioni. Potremmo fungere anche da supporto tecnico su temi come le infrastrutture e la commercializzazione“.