Serie A, le peggiori delusioni del 2020: Federico Bernardeschi

Bernardeschi

(Photo by LM/Alessio Morgese/IPA/Live Media)

Da due anni è chiamato al salto di qualità, ma Federico Bernardeschi sembra sempre più dentro una spirale involutiva. Il toscano conclude un 2020 quantomai avaro di soddisfazioni a livello personale. Anche se in estate è arrivato il terzo scudetto in altrettanti anni con i bianconeri, la sensazione è sempre stata quella di un giocatore che ha smarrito la rotta.

L’utilizzo non certo esagerato non lo ha certo aiutato in tutto ciò. Con Sarri prima e con Pirlo ora Bernardeschi si è visto via via privare di minuti e occasioni.

Lo score finale annuale è di 35 presenze, quattro assist ed una sola rete con la maglia bianconera (a luglio con la Sampdoria). Troppo poco per un giocatore con il suo talento, pagato ben 40 milioni nel 2017 per strapparlo alla Fiorentina.

In nazionale è un nuovo Bernardeschi

Tanto fuori dalle rotazioni dei titolari nella Juventus, quanto responsabilizzato da Roberto Mancini con la nazionale. Smaltito l’infortunio muscolare che lo ha tenuto ai box ad inizio campionato, il Ct lo ha convocato per gli ultimi appuntamenti dell’anno, regalandogli subito una maglia da titolare contro l’Estonia.

Bernardeschi
(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Grazie anche alla caratura tutt’altro che elevata dell’avversario, Bernardeschi ha fatto vedere lampi della forma migliore, trovando anche la rete nel primo tempo. Anche nelle partite con Polonia e Bosnia di Nations League l’ex Fiorentina è sceso in campo.

L’impressione è che mai come in questo momento il giocatore avrebbe bisogno di cambiare aria. Per Bernardeschi infatti non sembra fattibile recuperare posizioni nelle gerarchie di Pirlo, e altrove potrebbe trovare il ruolo da titolare che potrebbe garantirgli una continuità tale da permettergli di ritrovare la condizione migliore.

Un’altra annata come quella appena terminata rischia di fargli perdere anche il treno della nazionale, che al termine della stagione sarà a giocarsi gli Europei. Mancini è infatti uno dei pochi che ancora ha fiducia sul ragazzo di Carrara, ma Bernardeschi dovrà trovare il modo per guadagnare minuti per convincere anche i detrattori che il talento mostrato negli anni della Fiorentina non è stato scalfito.