Serie A: Milano ZTL ma Spalletti ha il pass e raggiunge la vetta. Juve, Vlahovic sarto

Lazio Napoli Spalletti

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Nella ventisettesima di Serie A, a Milano, continua la Zona a Traffico Limitato: Spalletti, però, ha il pass, scala marcia e sorpassa l’Inter, accostandosi al Milan. Intanto, la Juventus, grazie soprattutto a Vlahovic, consolida il quarto posto in classifica e fa più di un pensierino allo Scudetto.

Serie A: Milano ZTL ma Spalletti ha il pass e raggiunge la vetta

Secondo stop di fila nel capoluogo lombardo.
Il Milan, venerdì, apre le danze della ventisettesima di Serie A pareggiando in casa con l’Udinese. Pessima prestazione per gli uomini di Pioli che, nonostante il vantaggio segnato da Leao, non la chiudono e si fanno pareggiare. I rossoneri, così, bruciano il vantaggio di non avere le coppe: nelle due settimane in cui le dirette concorrenti sono state impegnate in Europa hanno portato a casa solo due punti. Sufficienti a guadagnarne uno sui cugini, ma non a tenere a bada il Napoli.

I cugini, ovvero l’Inter, non hanno fatto di meglio nella serata di Genova: scialbo pareggio a reti inviolate contro i padroni di casa. Il miglior attacco della Serie A – 55 gol -, dunque, si è schiantato contro la terzultima difesa per gol subiti. Alexis Sanchez, schierato da Inzaghi dal primo minuto come antidoto alla scarsa vena realizzativa di Lautaro Martinez, non ha fatto meglio del compagno con la 10. 2022 da incubo per i nerazzurri: sono solo nove i punti conquistati, pertanto sarà fondamentale la partita casalinga della prossima settimana contro la Salernitana, chiamata all’impresa titanica di non indossare il costume della vittima sacrificale.

Serie A: Milano ZTL ma Spalletti ha il pass e raggiunge la vetta

Ad approfittare del secondo stop consecutivo delle milanesi è il Napoli. Nel posticipo della ventisettesima di Serie A, gli azzurri hanno battuto a domicilio, ed a tempo scaduto, la Lazio di Sarri. Proprio lui, quel Maurizio che, per ultimo in ordine cronologico, aveva fatto sognare lo Scudetto all’ombra del Vesuvio. Biancocelesti che, forse, avrebbero meritato di più in relazione al gioco espresso. Uno spuntato Ciro Immobile ha sprecato più di una occasione, guardando il suo amico Insigne esultare per un gran gol dalla distanza a metà ripresa. Il comandate, poi, ha giocato la carta del fedelissimo Pedro, il quale ha pareggiato i conti con una pregevole conclusione volante a due minuti dallo scadere. A gelare l’Olimpico, però, ci ha pensato un altro spagnolo: Fabian Ruiz. Il numero 8, al quarto di recupero, segna dalla distanza il gol del 1-2 su assist di capitan Insigne. Con i suoi ragazzi tutti sotto la curva riservata al settore ospiti – ma solo per quelli residenti al di fuori della Campania – mister Spalletti si è emozionato e ha chiuso in lacrime la partita. La classifica sorride ai partenopei che, complice una migliore differenza reti, nonostante siano appaiati al Milan in classifica sono avvantaggiati dalla migliore differenza reti.

Serie A, Juve: Vlahovic è un sarto

Non sarà – forse – in corsa per lo Scudetto, ma la Juventus di Allegri può guardare al futuro con più serenità. Ed il futuro ha un nome ben preciso: Dusan Vlahovic. Tre gol in quattro presenze per il serbo. Doppietta fondamentale nella trasferta di Empoli che ha consentito ai bianconeri di recuperare due punti su Milan ed Inter. Ventidue anni appena compiuti ed una storia ancora tutta da scrivere su di un foglio bianco con la penna nera. Ma già dimostratosi un gran sarto, bravissimo a mettere pezze alla mancanza di gioco della Vecchia Signora.

Zona retrocessione: Mazzarri per il Cagliari come Virgilio per Dante

Con tredici punti nel 2022, il Cagliari abbandona la zona retrocessione e sale al quartultimo posto. Un cambio radicale di rotta, visto che da agosto a dicembre 2021 i sardi avevano conquistato solo dodici punti. Gran parte del merito è sicuramente di Walter Mazzari che, grazie alla fiducia ricevuta dal presidente Giulini nell’epurazione di qualche nome altisonante poco adatto al progetto, ha ridato ai rossoblù una identità. Il tecnico, dunque, rappresenta allegoricamente per la sua squadra ciò che Virgilio ha rappresentato per Dante: una guida naturale che riporta le cose al giusto ordine.