Serie A, panchine calde e rifondazioni. Tanti big pronti al ritorno

Allenatori Serie A

(Photo by Cesare Purini/Insidefoto)

Ci si avvia al rush finale di un campionato che, tra tante incertezze, ha visto la chiusura di molti cicli, tecnici e societari. Numerosi club sono sul punto di riprogrammare la progettazione, partendo dalla guida tecnica. Dopo una prima fase di ‘attendismo’, neppure i bilanci in perdita e la necessità di limitare le spese, hanno impedito l’usuale girandola di allenatori. Se poi big come Juventus e Napoli, secondo le indiscrezioni, sono alla ricerca di un nuovo tecnico, il ‘mercato degli allenatori’ si accende. Si immagini poi, differentemente da altri anni, avere tre allenatori liberi come Allegri, Sarri e Spalletti, reduci da esperienze importanti. Chi di successo come i due ex Juve, chi di rilancio ai vertici come l’ex Inter e Roma. Non solo Juve e Napoli perché, sia le dimissioni di Prandelli, che le posizioni traballanti di Simone Inzaghi e Paulo Fonseca, possono acuire gli scenari fantasiosi e ipotetici dell’avvicendamento degli allenatori sulle panchine di Serie A.

Tante prospettive, dai big agli emergenti

Massimiliano Allegri è sicuramente il nome più caldo. Dalle possibilità di ritorno alla Juventus, alle piste di un nuovo progetto a 360° che possa coinvolgerlo a Napoli o Roma. Anche Maurizio Sarri è un profilo che intriga molti club. All’addio di Iachini è stato molto vicino alla Fiorentina ma, alla fine, prevalse Cesare Prandelli. Anche nel suo caso si parla di un ritorno, ma a Napoli. Luciano Spalletti sarà ufficialmente libero al termine della stagione, quando il suo legame con l’Inter sarà totalmente estinto dal punto di vista contrattuale. Non solo i ‘tre tenori’ agitano il chiacchiericcio mediatica ma, gli stessi Fonseca e Inzaghi sopracitati, qualora lasciassero i rispettivi club potrebbero essere oggetti del desiderio. Occhio anche agli ‘emergenti’, le cosiddette scommesse che vogliono lasciare un’impronta in una big: da Juric a Italiano, da De Zerbi a Gotti. Sarà un’estate calda, non solo per i giocatori ma anche per gli allenatori di Serie A, mai così presi da fitti contatti e da più piani interessanti.