Serie A, plusvalenze record e la Covisoc contro la FIGC

Serie A

(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Il caso plusvalenze continua a generare dibattito. Questa sera, ad occuparsene sarà il programma televisivo di Rai 3, Report. Su Il Fatto Quotidiano di questa mattina, emergono alcune anticipazioni di quelli che saranno gli argomenti toccati nel programma.

Il primo, è l’utilizzo diffuso della pratica delle plusvalenze, da parte dei club di Serie A, per rendere sostenibili i bilanci: “L’inchiesta
ha spulciato i bilanci del 2019, quindi pre Covid, dimostrando che il Genoa nel 2019 aveva iscritte plusvalenze per 79 milioni pari al 51% di tutti i ricavi. La Sampdoria aveva un rapporto plus/ricavi del 44%. Per la stessa Juve i guadagni da cessioni erano il 25% di tutti i ricavi.
La Roma di Pallotta vantava plusvalenze per 132 milioni su 364 milioni di ricavi. Napoli e Atalanta con un peso di plusvalenze del 27 e 20%”.

Plusvalenze per sostenere i bilanci e non rischiare nulla, in termini di iscrizione al campionato. Da questo punto di vista, emerge che la Covisoc – Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche – avrebbe mandato una lettera alla FIGC a giugno: “La prova è in una lettera di giugno inviata dalla Covisoc alla Figc, che critica le deroghe alle licenze 2021/2022 per l ’ammissione ai
campionati e allerta sull ’esigenza “di selettività nei criteri di ammissione” e di porre attenzione alle misure di favore indotte dalla pandemia come “la sterilizzazione delle perdite, la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione, e la sospensione degli obblighi di pagamento dei debiti fiscali e contributivi”. Il richiamo avverte che le regole per l’iscrizione ai campionati 2021/2022 “possono tradursi in un’eccessiva mitigazione dei requisiti di capitale e liquidità” per cui anche società già chiaramente fragili potrebbero conseguire la licenza con il rischio di default di club a campionato in corso”.