Serie A, porte tutt’altro che “chiuse”

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Questo inizio di campionato di Serie A, già di suo, sta mostrando una veste “inedita” ai suoi appassionati. Abbiamo, fin da subito, assimilato lo scenario degli spalti vuoti, così come il resto del mondo. Si è potuto assistere all’assegnazione di due vittorie a tavolino e, per risalire ad un campionato con più di un match decretato dalla giustizia sportiva, occorre tornare alla stagione 1987/88, quando furono ben tre. Abbiamo anche integrato celermente la prospettiva delle cinque sostituzioni. Ora, pare che i fan del campionato italiano, inevitabilmente, debbano oltremodo abituarsi all’idea di una competizione ad alto numero di reti segnate. Una Serie A ad elevatissima media gol. Un paradosso per il movimento calcistico, da sempre, noto per la concezione machiavellica del “catenaccio”, nonché dell’esaltazione della fase difensiva.

I primi segnali erano giunti già dalla ripresa post lockdown. Nelle dodici giornate che hanno concluso la stagione 2019/20(tredici per chi ha dovuto recuperare i match rinviati, ndr), il campionato del Bel Paese ha offerto 408 gol in 124 gare giocate. La media gol è passata da 2,91 a 3,04 reti a partita, andando a sfiorare il primato assoluto che appartiene alla stagione 1949/50, quando la media gol della Serie A si assestò sui 3,33 gol a partita.

Media gol in crescita

La stagione in corso sembra seguire lo stesso andamento. Nelle prime quattro giornate della stagione 2019/20, vennero portate a referto 123 reti in 40 partite, con una conseguente media di 3,08 gol a partita. In questo avvio di stagione, escludendo i 3-0 assegnati a tavolino nonchè i match rinviati(Genoa-Torino, ndr), in attesa del posticipo serale tra Hellas Verona e Genoa, possiamo riscontrare la bellezza di 139 gol segnati in 36 partite. Ben 16 in più, con quattro partite escluse dal computo. La media attuale, pertanto, si stabilizza sui 3,86 gol a partita, 3,74 se consideriamo anche le partite assegnate a tavolino. Una vera e propria tendenza verso l’alto che, inevitabilmente, susciterà dibattito e confronto circa l’origine di tale trend.

Dunque, a causa di questa famigerata emergenza Covid, la Serie A si riscopre un campionato ad alto coefficente di segnature, con una media realizzativa in assoluta ascesa. Allo stato attuale, solo la Premier League mantiene il passo di marcature della Serie A nei top-5 campionati europei, sfoggiando una media gol di 3,72 su 46 incontri disputati. In attesa di rivedere lo spettacolo sugli spalti, il campionato italiano propone uno spettacolo inedito sul campo, con porte tutt’altro che chiuse.