Skriniar, pensaci bene… Dalla Francia danno per fatto l’accordo con il PSG

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Messaggi d’amore che lasciavano presagire al rinnovo, il rifiuto estivo alla corte del PSG, la fascia da capitano. Tutti segnali che lasciavano intendere un rinnovo da formalizzare tra l’Inter e Milan Skriniar, invece stamattina è arrivata la doccia gelata in Viale della Liberazione. L’entourage del calciatore slovacco, ha comunicato alla dirigenza nerazzurra che al momento non intende accettare la proposta da 6,5 milioni più bonus avanzata per prolungare l’attuale contratto che scadrà il prossimo 30 giugno.

Doccia fredda, per l’Inter, dunque. L’ottimismo che filtrava nelle scorse settimane, pian piano si è affievolito, nonostante Milan Skriniar sia un asset molto importante per la società nerazzurra. Le parole di Beppe Marotta prima della finale di Supercoppa, in cui ha specificato che “non c’è una deadline, è un professionista serio e deciderà con calma“. La decisione del difensore, al momento, mette con le spalle al muro la dirigenza che, a suo modo di dire, ha fatto il massimo per trattenerlo.

Per trattenere un giocatore come Milan Skriniar, soprattutto in questo momento in cui scarseggiano gli investimeni e i papabili sostituti di pari livello, l’Inter dovrebbe spingersi leggermente oltre le proprie possibilità. Chiaro che si rischierebbe di creare un precedente con gli altri  “top player” della rosa di Simone Inzaghi che hanno rinnovato a 6 milioni più bonus, però c’è anche da sottolineare l’importanza di Skriniar negli assetti tattici del tecnico piacentino.

E’ vero anche che lo slovacco sta cedendo alla proposta economica del PSG mettendo da parte “il sentimento“, che nel calcio al giorno d’oggi vale meno di zero, nonostante i proclami social di amore verso i colori nerazzurri. Proprio dalla Francia L’Equipe da per concluso l’accordo con l’entourage del calciatore sulla base di 9 milioni di euro l’anno. Trattativa che si dovrebbe concludere con il passaggio a parametro zero di Skriniar sotto la Tour Eiffel. Proprio quella Tour Eiffel, che lo ha corteggiato a suon di milioni, rifiutata in estate.

Guardando indietero ai “predecessori” di Skriniar, la riflessione è d’obbligo. Da Antonio Conte, che ha lasciato Milano per rimanere qualche mese disoccupato e poi andare al Tottenham, ad Hakimi, passato a malincuore al PSG, ricordando Lukaku, che ha fatto di tutto per rientrare a Milano e, forse, anche Ivan Perisic, trattato non benissimo dalla dirigenza ma che conserva quel pizzico di rammarico per aver lasciato l’Inter. Certo, i conti ai personaggi menzionati sotto l’aspetto economico sono tornati, però l’Inter ha lasciato il segno in ognuno (o quasi) di loro. Quindi, Skriniar pensaci bene.