Spagna-Svezia 0-0, alla Roja non basta il tiki-taka

Spagna - Svezia

Imago

La Spagna fa una fatica immensa e non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro una Svezia che si limita a difendere per 90 minuti. Sortite di Isak a parte.
Alle Furie Rosse non basta il tiki-taka e un possesso palla a momenti intorno all’80%. L’assenza di una punta finalizzatrice, e creatrice di gioco, si fa sentire e i padroni di casa non riescono a dare un senso alla mostruosa mole di gioco creata.

Davanti agli spettatori presenti a La Cartuja i tre volte campioni d’Europa perdono punti pesanti in ottica girone.

PRIMO TEMPO

Nel caldo di Siviglia, la Spagna parte col piede sull’acceleratore e si fa subito vedere dalle parti di Olsen: sugli sviluppi di un angolo al 6′ minuto Dani Olmo spara alto sopra la traversa.
Quello che però salta più all’occhio è la pressione costante nella trequarti della Svezia, costretta ad iniziare la partita arroccata in difesa. I padroni di casa giocano con il baricentro altissimo e non danno spazio di manovra ai difensori avversari.

La prima grande occasione la crea Koke che al 15′ innesca Olmo. A evitare il gol è solo il grande intervento di Robin Olsen.
Lo stesso Koke, coordinandosi con Alba, va vicino al gol al 22′ minuto.

La Spagna spadroneggia in campo ma manca dell’incisività per concludere l’azione e segnare un gol. Al 32′ il dato sul possesso palla vede i padroni di casa dominare con l’ 81% ma con un solo tiro in porta.

Al 37′ Morata viene lasciato solo dalla difesa svedese e riesce a divorarsi un gol clamoroso a tu per tu con Olsen.
L’occasione più clamorosa della prima parte è però quella di Isak al 40′: l’attaccante approfitta di una svista della retroguardia spagnola e tira un pallone che dopo essere salvato sulla linea, rimpalla tra le mani di Unai Simon.

 

SECONDO TEMPO

Il secondo tempo inizia con la Svezia a fare timidamente capolino in avanti e Morata ancora una volta vicino al gol. Ad essere calata sembra essere l’intensità della Spagna che inizia ad accusare la stanchezza dopo un primo tempo giocato ad un ritmo altissimo.

Il grande protagonista continua ad essere Isak: il fenomeno svedese terrorizza la difesa spagnola al 60′ creando dal nulla un’occasione che però si risolve in un nulla di fatto.
La Roja ha perso l’energia del primo tempo e Luis Enrique cerca di rinfrescare la squadra, inserendo a poco meno di mezz’ora dalla fine Thiago Alcantara e Sarabia per Morata e Rodri.
Dal canto suo Andersson inserisce Quaison per Berg e, nello stupore generale, Claesson per Isak .

Ancora Dani Olmo al 72′ si fa vivo in avanti e impensierisce Olsen, prima di essere sostituito per lasciare spazio a Moreno. Nella girandola dei cambi spazio anche per l’ex Bologna Emil Krafth.

Nel secondo tempo la partita scivola via senza troppe emozioni. Nonostante la Spagna tenga il pallino del gioco, si dimostra una squadra spuntata e incapace di finalizzare le lunghe azioni manovrate.
Un’altra grande occasione la crea Sarabia che al 90′ mette Moreno in condizione di sbloccare l’incontro. Olsen però si fa trovare pronto ancora una volta e chiude la saracinesca.

Il triplice fischio lascia tanto amaro in bocca ai padroni di casa che dopo una partita dominata si devono accontentare di un misero punticino. La prossima partita contro la Polonia deve avere il segno +3 davanti.