Spalletti: “Il Napoli serio candidato allo scudetto. Petagna può partire”

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Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti commenta ai microfoni di DAZN l’importante e sofferto vittoria del Napoli contro il Genoa per 2-1. Una vittoria grazie ad un gol di Andrea Petagna nei minuti finali, al minuto 84. Un gol che potrebbe essere il regalo d’addio al Napoli dell’attaccante azzurro. Infatti Luciano Spalletti ne ha paventato una possibile cessione.

“Se resta al Napoli? Ne parleremo insieme. Ma è lui che deve essere padrone delle sue volontà. Tenteremo di fare tutto ciò che va fatto, tenendo conto anche che la società deve rientrare sugli stipendi, come ha detto De Laurentiis. Bisogna fare dei ragionamenti. Dopo il gol è venuto da me e ci siamo trasferiti la gioia per coinvolgerci a vicenda. Lui era contento, io ero felicissimo. Ha avuto una reazione da bomber vero. Giusto così”.

Con la vittoria di oggi, il Napoli mantiene la testa della classifica a punteggio pieno con 6 punti e conferma la sua candidatura tra le squadre che possono ambire allo scudetto: “È tra quelle sette lì. Non è l’ottava. Di insidie che vengono dal basso ce ne sono, basta guardare l’intensità dell’Empoli avuta ieri contro la Juventus. Nessuno dava come partita possibile quella che abbiamo visto, invece con intensità e idea di gioco hanno vinto i ragazzi di Andreazzoli con una partita importantissima“.

L’allenatore dei partenopei poi si sofferma sulle prestazione dei singoli, specialmente quella di Lorenzo Insigne che ha giocato come falso 9:”Mi solletica lui vederlo in allenamento, sa ricoprire più ruoli. Ogni tanto il terzo attaccante deve abbassarsi anche sul quinto quando giochi contro un modulo come quello del Genoa e Insigne lo fa e l’ha fatto anche stasera, ma noi volevamo lasciarlo nella zona calda perché deve mettere il suo marchio. Quando lui si abbassava molto Elmas e Fabian erano chiamati ad attaccare lo spazio. Nel primo tempo però 2-3 giocate le ha fatte anche da quella posizione lì, si è creato un paio di palloni in cui poi è stato bravo il portiere ad annientare lo spunto”.