Spezia-Bologna, Gotti: “Mercato incompleto ma combatteremo”

Spezia Bologna Gotti

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Luca Gotti, intervenuto in conferenza stampa, ha presentato la sfida di domani tra Spezia e Bologna. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.

Spezia-Bologna, la conferenza di Gotti

Spezia Bologna Gotti
(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Un commento sul mercato?
“Chiarisco il mio pensiero sul mercato, così ci togliamo questa cosa fino a gennaio. Tenga presente che la premessa è importante: io sono venuto qui con gioia ed entusiasmo, con il mercato che era bloccato. La dice lunga sul mio modo di pensare. Questa premessa è importante per collocare le cose. Sono contento dell’arrivo di Ampadu, con il direttore avevamo grande allineamento su quali fossero le esigenze, e lo dico con rispetto dei giocatori. In questa rosa mancano caratteristiche fisiche e tecniche in alcune zone. Poi in relazione all’infortunio di Verde, ho esigenza di gol. Abbiamo otto gol di Daniele che ballano, che si sommano ai 5 di Manaj, sono 13 e fanno la differenza. Queste esigenze le avevamo condivise, non è stato possibile farlo ma pazienza. Non è compito mio giudicare le strategie aziendali e finanziarie, è mia competenza dire che è rischioso, estremamente. Ora abbiamo undici partite prima della sosta, poi spero che parleremo della partita col Bologna. Abbiamo un’infermeria con Amian, Ferrer, Verde, Ekdal, Maldini, con tempi di recupero diversi. Vedremo quando li avremo a disposizione. Queste undici partite, questo mini-campionato, è da affrontare senza vittimismo e alibi, combattendo. Arrivo in una città di gente che è abituata a combattere e mi è stato chiarissimo sin dall’inizio, e lo faremo anche noi insieme a loro. Insieme a società e dirigenza”.

Di Ampadu che ne pensa?
“È un Kiwior destro. Non ha centimetri ma ha fisicità forte, disponibilità a giocare a calcio. Per queste caratteristiche è stato usato come jolly, lo mettevano in campo e poi sceglievano gli altri 10 a Venezia. Il Chelsea si è raccomandato con me di utilizzarlo col suo ruolo e sono discussioni che porteremo avanti”.

Dove può giocare?
“Loro pensano torni al Chelsea da centrale difensivo”.

Può cambiare modulo?
“Teniamo la testa aperta. Per quanto non mi piaccia vivere alla giornata, modificare le cose così buttando il cappello per aria, mi piace pensare che i giocatori possano cambiare il meno possibile. Faremo i conti con le esigenze, i ragazzi dovranno adattarsi nel migliore dei modi. Domani giochiamo, la abbiamo preparata bene e vedremo cosa fare. Io tengo sempre la testa aperta”.

Con Gyasi vi siete chiariti?
“Il dover recuperare i gol mi spinge a portarlo vicino alla porta. Poi se è temporaneo o definitivo vedremo, non c’è stato alcun episodio con il ragazzo. Non abbiamo nemmeno l’esigenza di chiarire”.

Agudelo come sta? Holm è il nuovo titolare?
“Holm ha una fisicità straripante, ha qualità di corsa e non è solo chili e centimetri. Deve adattarsi al nostro calcio, alla gestione della palla, cose che non sono scontate. Ci sono anche alcuni particolari che diventano importanti, di cui lui non era nemmeno a conoscenza. Cose che noi facciamo passare ai nostri ragazzi, che lui non ha perché ha fatto un percorso suo. Ha caratteriste di eccellenza. Agudelo ha preso una botta molto forte contro la Juve, non si è allenato ma vedremo se si potrà allenare oggi”.

Bastoni le piace a destra? Sanca le è piaciuto?
“Bastoni a destra è una forzatura, figlia di parecchie variabili in discussione. Non è solo Bastoni che gioca a destra, ma chi gioca a sinistra e i compiti che hanno le mezzale, in relazione alle uscite dei difensori. Ci sono tante cose da mettere insieme. A Simone questa cosa a volte chiude il gioco rispetto a quanto sa fare, ma una sua caratteristica è l’adattabilità, una generosità enorme, che sia un minuto o novantacinque. Anche su questo mettiamo lavori in corso, osserviamo mano a mano le cose. Su Sanca credo si sia percepito che abbia caratteristiche simili a Colley che c’era l’anno scorso. Uno contro uno, rapidità, viene dalla B portoghese e cercheremo di inserirlo gradualmente”.

Kovalenko?
“Credo abbia caratteristiche per diventare una grande mezzala e il suo limite è nella gamba, perché tecnicamente non si discute, così come nelle letture. Ha saltato un mese, è come se fosse al 25 di luglio, ma i suoi parametri fisici di oggi sono in linea con i parametri migliori dello scorso anno. Ad un certo punto c’è stato l’evento della guerra che l’ha condizionato. Io parto da questo punto zero ed è in linea, ora cerchiamo di alzare l’asticella. Sta lavorando tantissimo e ci sta provando”.

Cosa si sente di dire ai tifosi spezzini?
“C’è la partita di domani, ma l’atteggiamento deve essere in generale. Essere amareggiati non porta vantaggi, dobbiamo combattere insieme. Sappiamo che questo spirito che si potrebbe creare e possa mantenersi è una componente che possono far superare limiti enormi, non abbassare la testa può farci fare cose impensabili. Chi combatte può anche perdere, ma se non combatti hai già perso”.

Che criticità porta il Bologna?
“Penso siano molto forti, completi, con un mix adeguato di esperienza internazionale e giovani di qualità e prospettiva. Sono una bella squadra. Si è arricchita di un ragazzo che ha le stigmate di un campione, Zirkzee, che insieme ad Arnautovic può dare la svolta al nostro campionato. Hanno Soriano, Orsolini, Barrow, tanti ragazzi forti. Hanno giocato con la Salernitana e il risultato non li ha premiati. Conosco bene la piazza di Bologna, sono usciti tra i fischi e possono crearsi situazioni pesanti. Ho la consapevolezza che domani la partita sarà una battaglia, come tutte le partite di Serie A. Ma alcune partite vengono giocate più sull’aspetto tattico-tecnico. Domani le squadre faranno cose simili, ci saranno problemi e mi auguro possa esserci soddisfazioni per la gente”.

Su Nzola?
“Sono molto contento. Il ragazzo si allena col sorriso, mi sembra che non si accontenti di quello che è ma che abbia la voglia di migliroarsi. Finché lui mantiene questa voglia siamo sulla strada giusta”.