Spezia, Gotti si presenta: “Qui perché mi hanno voluto fortemente”

Spezia Gotti

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Luca Gotti è ufficialmente il nuovo allenatore dello Spezia. Il tecnico ex Udinese si è presentato ai suoi nuovi tifosi parlando in conferenza stampa. Di seguito ecco le sue prime parole da allenatore dei liguri raccolte dai colleghi di Tuttomercatoweb.

Spezia Gotti
(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Gotti: “La trattativa con lo Spezia è durata tre minuti”

Perché Spezia?
“Fortunatamente e in maniera inaspettata avevo alternative. C’è stato un aspetto determinante, mi sono seduto con altri club che mi stavano valutando tra altri allenatori. E per come sono fatto io ha fatto la differenza la sensazione che lo Spezia cercasse proprio me, come allenatore e come persona. E tutto questo, al di là di ogni aspetto economico. In maniera anomala, la trattativa economica è durata tre minuti. Mi hanno chiesto le mie idee, senza procuratori e intermediari, come persone normali. Al di là di ogni aspetto economico, c’è stata gratificazione nella sensazione di essere la persona giusta”.

Cosa pensa della rosa dello Spezia?
“È una rosa anomala, il percorso che ha avuto questa squadra è anomalo. È una rosa giovane, con poca esperienza globale in Serie A ma con quasi tutti un anno di esperienza importantissima. Ci sono giovani estremamente interessanti, con grandi margini di miglioramento. Ora qualche giocatore che è stato importante l’anno scorso possa non esserci, ma c’è da parte del club la rassicurazione e la volontà rispetto a sostituire eventuali partenze e aggiungere dove individueremo lacune, con giocatori funzionali”.

Chi è Luca Gotti?
“Una persona molto semplice, un campagnolo, figlio di un operaio e di una casalinga. Un entusiasta, che si è costruito i suoi gradini uno dietro l’altro e che piacevolmente è sorpreso dalla vita. Io avevo intrapreso un percorso misto da allenatore, interrotto per fare un altro lavoro, il collaboratore, ruolo che mi piaceva molto per la vicinanza e per il calcio, senza avere dell’extra campo, che digerisco con più difficoltà. Ero molto contento di fare il vice e non lo facevo pensando a chissà cosa per il futuro. Ma la realtà poi ti sorprende, si sono verificate alcune situazioni e ora sono in prima linea”.

Come sarà lo Spezia di Gotti?
“Lo Spezia non è di Gotti. È un club con grande integrazione, con passione, di appartenenza. È uno Spezia nostro, che dipenderà tanto dalle caratteristiche dei giocatori, che proverò a mettere nelle migliori condizioni. Ho idee chiare, per semplicizzare le cose. Voglio che i giocatori sappiano cosa fare, una squadra equilibrata e io sono per l’impegno, un dogma che non può mancare in un lavoro così bello. Il talento sprecato lo mal sopporto, così come chi non dà tutto quello che ha. Questa spinta cercherò di averla sempre”.