Squalifica Pogba, si va verso i due anni: due le strade possibili

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A distanza di 50 giorni dalle prima analisi e 26 dalle controanalisi si avvicina la decisione sulla squalifica di Paul Pogba: si va verso i due anni.

Ad ora Paul Pogba è sospeso in via cautelare dopo esser stato trovato positivo al doping lo scorso 11 settembre. Il francese ora dovrà affrontare un percorso giudiziario-sportivo in cui cercherà di evitare la grossa squalifica di addirittura quattro anni, che potrebbe arrivare nel caso i giudici dichiarassero il centrocampista consapevole dell’assunzione della sostanza proibita. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, però, il Codice prevede una casistica tale che ridurrebbe la pena in caso di ammissione delle proprie responsabilità. In quel caso la squalifica di Pogba sarebbe di due anni, magari attraverso un possibile accordo tra le due parti.

Doping Pogba, si va verso i due anni di squalifica: ecco le due possibili strade

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Per Paul Pogba si va verso il giudizio in Italia, essendo che in questi casi si predilige lasciare anche la fase istruttoria e dibattimentale alla giustizia che si è occupata della prima parte del caso. Come riportato dalla Rosea, il giocatore si ritroverebbe davanti a due strade: un accordo con la procura antidoping (nella quale servirebbe un sì della Wada) che porterebbe al dimezzamento della pena richiesta inizialmente dall’accusa. Oppure la decisione di giocarsi tutto nel processo sportivo al Tribunale Nazionale Antidoping. Cosa cambia tra le due soluzioni? Nel primo caso, un’intesa cancellerebbe ogni possibilità di appello, mentre nel secondo la decisione del TNA sarebbe appellabile al TAS.

Quali saranno, dunque, i prossimi passi di Pogba verso la sua squalifica? Se in questa fase Paul non convincerà la procura antidoping verrà deferito entro (probabilmente) una decina di giorni. Da quell’istante il giocatore della Juventus avrà 20 giorni per poter decidere se andare in accordo o in processo. Nel secondo caso la nuova udienza verrà fissata entro massimo 40 giorni.