Stefano Pioli coglie al volo l’occasione e porta a casa l’affarone | Ritorno in Italia di corsa

Stefano Pioli, attuale allenatore dell'Al-Nassr - instagram - calcioinpillole.com
Valzer di panchine in Serie A: Stefano Pioli raccoglie subito l’invito, lascia l’Al-Nassr, e ritorna di corsa in Italia.
Un lustro di te e di me. Importante per il Milan, quasi da rimpianto considerando la nefasta stagione rossonera culminata con l’estromissione da tutte le coppe. Importante soprattutto per Stefano Pioli, un allenatore fin troppe volte sottovalutato.
Cinque stagioni prima di volare in Arabia Saudita per provare l’esperienza nell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, e lasciare dietro di sé non solo un trofeo importante, ma anche un’eredità tecnica e umana di spessore.
Prima del Milan, il suo nome continuava a non ricevere il riconoscimento che meritava. Sottovalutato, a tratti persino ignorato dal grande dibattito calcistico italiano, Pioli si è rivelato un’assenza pesante non solo per il Milan, ma anche per la Serie A. Fortuna che ora se ne stanno accorgendo in molti dell’errore commesso.
Pioli ha preso il Milan in crisi nel 2019, una squadra fragile, sfiduciata, lontana parente del glorioso club che fu. In pochi mesi ha saputo darle un’identità chiara, un gioco moderno e, soprattutto, la fiducia necessaria per tornare a competere. Il suo capolavoro durante la pandemia da Coronavirus, quando ha plasmato un Milan capace di sorprendere l’Inter e vincere lo scudetto 2021-2022.
Andata e ritorno
Un trionfo costruito con pazienza, valorizzando giovani come Leao, Kalulu e Tonali, e rilanciando veterani come Giroud e Kjaer. Eppure, nonostante i risultati, Pioli è sempre stato trattato come un “traghettatore di lusso”, un tecnico affidabile ma mai geniale. Ogni sconfitta veniva amplificata, ogni vittoria spesso ridotta a merito dei singoli.
Così ha lasciato il Milan, destinazione Arabia Saudita dopo cinque qualificazioni europee consecutive, una semifinale di Champions League a 16 anni di distanza dall’ultima volta del Milan, un gruppo unito e coeso. Già, ma quello di Pioli non è stato un viaggio di sola andata. Il ritorno s’avvicina.
Un nome caldo
Tanti casting in Serie A di questi periodo. Ci sono panchine allettanti libere. Quella della Juventus, della Roma e della Lazio, della Fiorentina e perfino dell’Inter se Inzaghi decidesse di seguire le orme di Stefano Pioli, anche se all’Al-Hilal.
Una delle panchine più ambite è quella dell’Atalanta. La fumata nera nell’ultimo conclave nerazzurro, ha sorpreso un pò tutti: non ci sarà Gasp nella stagione che verrà. Così anche la dirigenza orobica ha fatto scattare il casting per il nuovo ciclo: Tudor, Thiago Motta e Palladino, al valzer delle panchine è invitato anche Pioli. Il contratto fino al 2027 con l’Al-Nassr non è un problema. Pioli tornerebbe di corsa in Serie A.