SuperLeague, un caso politico che ha coinvolto (e coinvolgerà) Boris Johnson

SuperLeague

(Photo by Billy Stickland via Imago Images)

La sensazione è che, nonostante il celere stop, la SuperLeague sarà un tema destinato a far discutere ancora a lungo. Nella giornata odierna La Repubblica, citando le rivelazioni del Times, ha esposto una fotografia di come ‘il progetto della Lega europea’ abbia toccato le alte sfere delle istituzioni politiche e, in questo caso, il riferimento va al Primo Ministro britannico Boris Johnson. Nella visione del presidente inglese, la SuperLeague rappresentava una gravissima minaccia alla Premier League. Il campionato di calcio più ricco al mondo con un brand di inestimabile valore. Proprio quel brand andava salvaguardato e, pertanto, nel cuore di Westminster si è deciso di agire “politicamente”.

Eddie Lister e la ‘quasi crisi diplomatica’

Lo storico consigliere di Johnson, Eddie Lister, si trovava a Dubai mentre il comunicato della SuperLeague sconvolgeva gli equilibri del mondo del pallone nel vecchio Continente. Lister sarebbe stato incaricato immediatamente di attivarsi con gli Emirati Arabi, prefigurando uno scenario di crisi diplomatica qualora la proprietà del Manchester City avesse aderito al progetto. Si ricorda che, il patron dei citizens, ovvero Mansour bin Zayed Al Nahyan è anche vicepresidente degli Emirati Arabi. Egli è anche fratellastro del presidente Khalifa bin Zayed Al Nahyan.

A detta del Times, i primi ad essere sorpresi da una tale pressure sono stati gli stessi presidenti dei club britannici che, hanno seguito ben presto l’esempio del Manchester City, primo club a defilarsi dalla SuperLeague e dare il via alla caduta del progetto. Il Times sottolinea come, l’impegno politico di Johnson verso la ‘minaccia SuperLeague’ non sia ancora terminato. Un po’ perché Perez non ha ancora abbandonato la prospettiva, attenendo la mossa giusta per il “secondo round”, un po’ perché si vuole scongiurare completamente la possibilità di un campionato europeo. La testa britannica riferisce di come una commissione governativa sia già al lavoro, coadiuvata dalle associazioni dei tifosi, per distruggere sul nascere ogni possibile progetto affine a quello della SuperLeague.

“Né ora né mai”

Si pianifica una legge ad hoc che segua il modello tedesco con il 51% delle quote dei club ai tifosi. Una specie ente regolatore del calcio inglese. Addirittura sarebbe al vaglio un accordo che permetta di revocare subito i fondi dei diritti tv in caso di una nuova SuperLeague. Su tale idea, ci sarebbe già il placet delle emittenti televisive. Un messaggio forte e chiaro a Florentino Perez. Se la SuperLeague vorrà proseguire, non potrà contare sull’appoggio del calcio inglese.