Talento, gol e ‘fame’. Vlahovic è un gioiello della Serie A

Vlahovic

(Photo by Imago Images)

C’è un nuovo talento in città. Dusan Vlahovic, esulando dai risultati collettivi della Fiorentina, è stato senz’altro uno dei protagonisti di questa stagione di Serie A. La fama del ‘diamante grezzo’ che lo ha a lungo accompagnato, ora, è stata celermente soppiantata dall’aura del potenziale campione che ha acceso i sogni delle big. Arrivato nell’estate del 2018 dal Partizan Belgrado, è stato spesso oggetto di critiche ma ora la musica è cambiata e, nel corso di questa stagione, ha suonato ad alto volume con lo strepitoso score di 21 gol e 2 assist in 34 partite giocate finora in campionato.

Numeri spaventosi per Vlahovic

Mancino pregiatissimo, estro, velocità, fisico imponente. Nato il 28 gennaio 2000, Vlahovic è diventato un gioiello del nostro campionato. Ad aprile si è guadagnato il record di essere il primo 2000 a segnare almeno 20 gol in Serie A. Se si guarda oltre i confini, i dati sono ancor più d’impatto: nel 2021, Vlahovic ha portato a referto ben 17 reti, facendo peggio solo di un certo Lionel Messi (21 gol, ndr) e di Robert Lewandowski (22, ndr). È addirittura entrato nella top-10 della Scarpa d’Oro 2020/21. Vlahovic è migliorato anche dal punto di vista della personalità, riuscendo a imporsi come leader naturale in certi momenti delle partite disputate dalla Fiorentina.

Il futuro lo attende

Il ragazzo di Belgrado si farà. Lo sa bene Rocco Commisso, patron dei viola, che si prepara ad un’estate colma di telefonate. L’imprenditore italo-americano è pronto a sparare alto sul prezzo, ben consocio dell’asta che può venirsi a creare. Le prime indiscrezioni parlano addirittura di 60 milioni di euro come valutazione. Sarà decisiva anche la volontà del giocatore che, dopo la fase di crescita, punta ad un top club dove consacrarsi definitivamente. Intanto, Vlahovic si gode il momento, in attesa del prossimo step. Tanti i paragoni illustri che non sembrano turbarlo minimamente: da Shevchenko a Batistuta, da Ibrahimovic a Dzeko. Ma lui ha solo un’idea in testa: essere Vlahovic, con tutto ciò che ne consegue in area di rigore.