Tare scatenato, ecco perché il Milan l’ha preso | Allegri e felici con i nuovi acquisti

Igli Tare, nuovo direttore sportivo del Milan - facebook - calcioinpillole.com
Le trattative del nuovo direttore sportivo del Milan portano i loro frutti. Ora si è capito perché i rossoneri hanno puntato si Igli Tare.
Una stagione da dimenticare in fretta. Con questo chiodo fisso il Milan ha ricomposto il suo puzzle dopo la doppia esperienza portoghese Paulo Fonseca-Sergio Conceicao. La Supercoppa di Riad per quanto un trofeo prestigioso e vinto in finale contro il l’Inter è passata inosservata a confronto con la mancata qualificazione per qualsivoglia coppa europea.
Da qui il radicale cambiamento. Prima nella dirigenza, però, con l’arrivo di Igli Tare come nuovo direttore sportivo. Una scelta ponderata, un nome non scontato per la piazza rossonera, ma che testimonia la chiara intenzione della dirigenza di dotarsi di un professionista con un bagaglio di esperienze e una visione precisa, lontano dai riflettori ma capace di incidere profondamente.
La scelta di Igli Tare non è casuale. Dopo la lunga e proficua esperienza alla Lazio, dove ha ricoperto il ruolo di diesse per oltre un decennio, l’ex attaccante albanese porta in Via Aldo Rossi un mix unico di competenza, acume tattico e una profonda conoscenza del mercato internazionale. Ma perché il Milan ha puntato su di lui?
In primis per la sua capacità di individuare talenti inespressi o sottovalutati, trasformandoli in pilastri. Alla Lazio, Tare ha dimostrato di saper costruire squadre competitive con budget non faraonici, scovando giocatori che poi si sono affermati a livello internazionale. Questa abilità nel “ricostruire” e nel “rinnovare” è stata probabilmente una delle leve principali che hanno spinto il Milan a puntare su di lui in un’ottica di rilancio dopo una stagione altalenante.
Alla Lazio, Tare ha gestito complessi processi di cessione e acquisto, affrontando stagioni di Champions League ed Europa League, e costruendo un’intelaiatura solida che ha spesso messo in difficoltà le big del campionato. Ha dimostrato di saper operare. Come dimostrato anche all’alba della sua esperienza al Milan.
I primi colpi
Sua la scelta di andare diritti su Max Allegri, il miglior allenatore su piazza per la creazione di un Instant Team che in primis deve tornare in fretta in Champions. Se Max è la mente del nuovo Milan, Igli è il suo braccio.
Tare ha convinto Modric ad abbracciare il progetto Milan: operazione complessa, ma non impossibile per un dirigente che ha sempre saputo cogliere le opportunità. Lui ha preso Samuele Ricci, acquisto per niente scontato vista la concorrenza che c’era sull’ex centrocampista del Torino. Tare ne sta portando altri.
Il futuro è adesso
Il contatto per Wesley, promesso sposo della Roma, c’è stato, ma non si può parlare di una trattativa vera e propria. A differenza di Marc Pubill, talentuoso terzino destro spagnolo in forza all’Almeria. Una lacuna colmata ma non solo. Giovane, dinamico e con un’ottima propensione offensiva, lo spagnolo era l’identikit tracciato da Allegri.
Con Tare il futuro è adesso. Pubill è una pura formalità, potrebbe arrivare anche Pervis Estupinan, altro esterno in forza al Brighton: i Seagulls vogliono 23 milioni, dice Gazzetta della Sport, a Tare il compito di chiudere un’altra trattativa, possibilmente a meno.