Tassotti: “Verona avversario complicato, ma il Milan deve crederci”

Tassotti

Foto: Giuseppe Celeste

Mauro Tassotti, storico giocatore del Milan dal 1980 al 1997. Una carriera giocata quasi interamente da fedelissimo rossonero. A quei tempi era affiancato da una linea difensiva composta da Franco Baresi, Paolo Maldini e Alessandro Costacurta,stabilendo il record assoluto di partite senza sconfitta (ben 58) nei primi cinque campionati europei. 428 presenze con la maglia del Milan e 10 gol.

Oggi alle 15 ad affrontare la squadra rossonera ci sarà il Verona. Una squadra che conosce molto bene Tassotti: ci perse lo scudetto nel 1990 con la fatale sconfitta per 2-1 che consegnò il tricolore al Napoli di Maradona.

L’intervista alla Gazzetta dello Sport

SUL MILAN – C’è stata una lunga sequenza di infortuni e un passaggio a vuoto era prevedibile. Soprattutto chi ha tirato la carretta a lungo ha pagato gli sforzi: penso a Calhanoglu o a Theo che magari in qualche partita sono stati al disotto delle aspettative. Ci avevano abituati a standard alti, una flessione ci sta. E poi c’è Ibrahimovic, che è tornato da tanti infortuni. Parliamo di un uomo che pesa quasi cento chili. Non è semplice rientrare subito al top”.

SU IBRAHIMOVIC –Zlatan ha quasi quarant’anni, a quell’età uno è libero di gestirsi. E stiamo parlando di un super professionista. Qualcuno vedendolo al festival può infastidirsi, ma Zlatan è anche infortunato. Non avrebbe potuto giocare lo stesso, quindi ora l’importante per il Milan è guardare alle prossime partite e recuperare in fretta lui e altri uomini chiave. Trovo già sorprendente quello che ha fatto in questa stagione. E’ stato a livello della prima esperienza con il Milan, ma segnando più gol. E se non avesse sbagliato qualche rigore staremmo parlando di cifre sorprendenti. Convocazione con la Svezia? Ibra non si fa mancare niente. Può permetterselo”.

SUL GIOCO DEL MILAN – Credo che il Milan debba ritrovare brillantezza. Per molto tempo la squadra di Pioli ha giocato meglio di tutti. Quando stai bene ti riesce tutto, poi parte una serie negativa, una catena. Ma senza il rendimento speciale dell’Inter, il Milan sarebbe ancora lì: non deve abbandonare l’idea di lottare per lo scudetto, perché se lo fa il Milan devono farlo anche gli altri. Penso alla Juve: neanche la squadra di Pirlo può farlo. Il Milan è una squadra sbarazzina, con questo atteggiamento è salita in classifica. Deve continuare a pensare partita per partita, senza guardarsi avanti, ma neppure indietro”.

SU ROMAGNOLI – “Una panchina non è una bocciatura, sta alla maturità del giocatore accettare che in certi momenti ci sia qualche compagno più in forma di te. Capisco la delusione momentanea, ma mi pare evidente che al Milan stimino Romagnoli, altrimenti non lo avrebbero fatto capitano. E’ rapido, atletico, in questa fase ci sta che giochi al posto di uno collaudato come Kjaer”.

SULLA PARTITA CON IL VERONA – “Il Verona è un avversario complicato, ma il Milan, ripeto, deve crederci ancora. E la fiducia te la dà la classifica, ti viene dai punti che hai. Non se ne fanno tanti per caso”.