Thuram: “L’Inter gioca per vincere la seconda stella. In squadra mi trovo meglio con…”
Marcus Thuram ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A. Focus importante dell’attaccante sull’Inter e l’obiettivo Scudetto.
Marcus Thuram è una delle grandi rivelazioni della nuova Serie A in corso. All’Inter si sta consacrando tra i migliori attaccanti in circolazione, cosa che al Borussia Monchengladbach non era riuscito a fare. Grande merito a Simone Inzaghi, che sta facendo il meglio per valorizzare le sue qualità e caratteristiche, insieme a Lautaro Martinez. L‘Inter ha fatto un affare, acquistandolo a contratto scaduto e dunque a parametro zero. Non c’è dubbio che Thuram sia per il Biscione una potente arma per puntare al grande obiettivo della stagione: la seconda stella. Proprio Marcus ha parlato di questo e altri argomenti cruciali ai microfoni della Lega Serie A.
Thuram: “Mio padre mi sta sempre dietro”
Sul papà Lilian, ex stella del calcio: “Mi parla molto, mi aiuta dentro e fuori dal campo. Ma se c’è veramente una cosa che devo ammettere sul mio rapporto con lui è che veramente è sempre, sempre, sempre dietro di me. Anche a 26 anni pensa che sono ancora un bambino (ride, ndr). Quando faccio una bella partita, un gol, un assist, so che non parlerà forse di questo, ma di quello che ho sbagliato, ma va bene così anche perché mi fa imparare tantissimo”.
Obiettivo Scudetto: “Da quando ho firmato all’Inter so che l’Inter ha iniziato il campionato per vincerlo. Il campionato è molto lungo ed è ancora presto per parlare della seconda stella, ma proviamo ad imparare in ogni allenamento e fare il meglio possibile ad ogni partita. Dall’inizio della stagione abbiamo fatto bei risultati e proviamo a continuare così”.
Sui compagni con chi si trova meglio: “Ci sono tante cose da dire sul mio rapporto con lui, ma quello che veramente mi piace di più con Lauti è la sua tecnica e il suo senso del gol. Io e il Toro ci completiamo bene perché penso che lui è un giocatore molto intelligente e anch’io provo ad essere molto intelligente. Siamo due giocatori che rispettano il gioco, è più facile giocare con qualcuno così. Calhanoglu e anche Arnautovic sono ormai come i miei due fratelli maggiori. Mi aiutano molto, scherzano con me, mi aiutano prima della partita a fare delle belle prestazioni e fuori fanno tanto”.