Torino, Cairo stavolta dice no: i soldi non sono tutto | Rifiutata una super offerta per la sua stella

Urbano Cairo, presidente del Torino - lapresse - calcioinpillole.com
L’ottimo lavoro svolto da Vanoli ha portato in auge tanti giocatori del Torino all’attenzione delle big. Ma stavolta il no di Cairo è categorico.
Non è stato tutto rosa e fiori. Tutt’altro. A un certo punto della stagione Paolo Vanoli era un allenatore al bordo dell’esonero, ma la scelta di dargli tempo ha pagato. Magari non sarà un Torino, ancora, da coppe europee, ma poco ci manca.
C’è tanto del lavoro del 53enne varesino sulla buona stagione del Torino, una squadra ora dalla forte identità, riconoscibilissima, a immagine e somiglianza del suo allenatore. Il suo lavoro non è passato inosservato né tantomeno figlio di caso e fortuna.
Tanta gavetta per l’ex terzino sinistro di lungo corso, con un passato da giocatore in Serie A e nella Nazionale italiana. Prima come vice di Antonio Conte tra Chelsea e Inter, poi come commissario tecnico delle nazionali giovanili Azzurre: organizzazione, intensità e valorizzazione dei giovani le basi su cui ha saputo trovare l’altezza della situazione.
Difesa solida, centrocampo dinamico un gruppo che sembra aver ritrovato la voglia di lottare per qualcosa di più della semplice salvezza. Magari non quest’anno, ma già a partire dalla prossima stagione. Ovviamente con Vanoli in panchina.
Giocatori funzionali e valorizzati
La bravura di Vanoli è stata non solo quella di aver instaurato un rapporto diretto e sincero con lo spogliatoio, ottenendo rispetto e risposte concrete, riduttivo parlare soltanto di risultati. Ha dato lustro a un gruppo squadra, esaltando giocatori che ora hanno offerte (alte) non solo dall’Italia dall’Europa intera.
Samuele Ricci, per esempio, è un pallino di tante big, Milan e Inter su tutti. Il centrocampista granata ha stregato perfino Pep Guardiola, che lo vedrebbe bene nel nuovo ciclo del Manchester City, insieme a Milinkovic-Savic, portiere dei granata attenzionato dai Citizens.
Operazione a buon fine
Chissà se entrambi resteranno nel Torino nella stagione che verrà. Chi non si muoverà è Duvan Zapata. L’attaccante colombiano, attualmente infortunato dopo il terribile infortunio a San Siro contro l’Inter ha prolungato il suo accordo coi granata, firmando un contratto che lo legherà al club del presidente Cairo sino al 2027, una stagione in più rispetto al precedente accordo, perché i soldi per quanto importanti, non sono tutto.
Una stagione in più, dunque, per il colombiano, capace di portare il Torino in testa al campionato all’alba della Serie A, prima dell’infortunio. “Avanti insieme: buon lavoro, sempre forza Toro“, così uno stralcio del comunicato del Toro, attraverso i propri canali. Ora lo step successivo, tornare in campo: Zapata fissa l’obiettivo, il pre-season per la stagione che verrà.