Torino-Genoa 3-2, Sanabria trascina il Toro e affonda Ballardini

Torino Genoa

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

È toccato a Torino e Genoa aprire le danze della nona giornata di Serie A. Risultato di 3 a 2 per i padroni di casa, che hanno giocato una gara di grandissima quantità e altrettanta qualità. E portano meritatamente a casa i 3 punti, nonostante la paura sul finale di secondo tempo.

Se, con il passare dei minuti, la temperatura registrata si abbassa vertiginosamente; allo Stadio Olimpico Grande Torino, dove si gioca Torino-Genoa, accade l’esatto contrario, con quella del tifo. Complice l’orario da fine turno lavorativo, l’impianto granata ci mette un po’ a riempirsi e a scaldarsi, ma dai primi minuti del primo tempo, la curva Maratona scende in campo per vestire la maglia del dodicesimo uomo in campo. Per mettere subito le cose in chiaro: l’amicizia tra le due tifoserie resiste e, a inizio partita, si scambiano messaggi di stima reciproca, applaudendosi a vicenda quando vengono intonati cori contro le rivali in comune: Juventus e Sampdoria.

Da segnalare, prima del fischio d’inizio, un momento particolarmente vissuto dai presenti: il ricordo della Farfalla Granata, Gigi Meroni, il cui anniversario della scomparsa ricorre ogni 15 ottobre. Oggi era la prima occasione per farlo collettivamente, all’interno del tempio del tifo granata.

Sentimenti contrastanti, ma pur sempre espressi in maniera timida, per quel che riguarda l’accoglienza all’ex Sirigu: alla lettura delle formazioni, qualche fischio dalla Maratona e applausi dal resto dello stadio. Nessun dubbio per Sturaro, invece, a cui, nel secondo tempo, dopo un fallo, viene calorosamente ricordato il passato in bianconero.

Torino-Genoa, la partita

Non è difficile dare un aggettivo al primo tempo del Torino: dominante. La squadra di casa ha il completo controllo degli spazi e del gioco e costringe il Genoa a chiudersi nella propria trequarti. Un Genoa che, a dir la verità, questa sera dimostra di essere poca cosa, e meritare la posizione in classifica.

Dopo soli due minuti di gioco, prima occasione per il Torino: staffilata di Sanabria da fuori area, palla deviata che termina in corner. La risposta del Genoa passa dai piedi di Ekuban che si smarca sulla destra; il suo tiro incrociato, però, termina ampiamente a lato. Continuano a spingere i granata: al 7′ bella azione SiriguSanabria, con l’esterno che arriva al tiro da fuori area e Sirigu che è costretto ad un super intervento. Al 14′ è Sanabria a sbloccare il risultato: cross preciso e tagliato dalla sinistra del solito Ansaldi, l’attaccante è bravo a smarcarsi in area e in equilibrio precario bucare Sirigu con un colpo di testa incrociato. Dopo la rete, Juric comincia a telecomandare la squadra da bordocampo, con urla che raggiungono il secondo anello dello stadio. Dall’altra parte, un Ballardini più compìto, che cammina sul bordo della linea che delimita l’area tecnica; in bilico, così come lo è il suo futuro in rossoblù. Il Grifone prova a replicare al 19′: cross basso insidiosi di Cambiaso, Sturaro arriva con un attimo di ritardo all’appuntamento con il gol. Al 30′ Linetty è bravissimo a prendere palla spalle alla porta, spostare di peso l’avversario, girarsi e concludere. Il raddoppio granata arriva al 31′ grazie ad un’incursione in area di Pobega – ottimamente servito da un ispirato Sanabria -, che con un tiro incrociato di mancino non lascia scampo a Sirigu. Al 33′ prova a riaprire il match Destro in spaccata volante: ottimo l’intervento a chiudere lo specchio di MilinkovicSavic.

Il secondo tempo è più equilibrato, ed è merito della squadra ospite che cresce in intensità e rientra sul terreno di gioco con una diversa consapevolezza. Complice la stanchezza, poi, le squadre si aprono e nasce una partita frizzante, combattuta, con continui ribaltamenti di fronte. Alla squadra di Ballardini, però, manca il guizzo finale per completare la rimonta e tornare nel capoluogo ligure con, almeno, un punto in tasca.

Nella ripresa parte forte il Genoa: al 49′ Destro prova spostare l’inerzia del match, ma la sua conclusione è fuorimisura. Al 57′, però, la squadra granata cala virtualmente il tris con Linetty che, da posizione defilata, è bravo a insistere e fortunato a trovare una deviazione che alza la parabola e trova impreparato Sirigu. La rete del polacco, però, viene annullata dopo una revisione del Var, per un fallo a inizio azione. La tifoseria granata sembra quasi non accorgersene, perché mentre Giacomelli rivede l’azione sullo schermo, fa il suo ingresso in campo Belotti, accompagnato da un boato. E che voglia che ha il Gallo di rispondere all’affetto dei suoi tifosi e riprendersi la squadra: al 67′ sgroppata sulla destra, con la difesa genoana che lo insegue senza poter opporre resistenza, e scarico per Brekalo che da dentro l’area spreca un’ottima occasione. A rovinare la favola tinta di granata, il solito Destro che al 70′ rimette in carreggiata il Genoa, con una rasoiata da dentro l’area. Al 76′ Brekalo segna il 3 a 1: discesa micidiale sulla destra di Praet che brucia il campo dell’Olimpico e mette in mezzo un pallone che il numero 14 deve solo spingere in rete. La replica del Grifone arriva due minuti più tardi: Kallon fa impazzire la difesa del Torino e serve un pallone nell’area piccola che Caicedo spinge in rete per il 3 a 2. Trema il Grande Torino all87′ quando Rovella sfiora il pari con un calcio di punizione dalla trequarti, che termina fuori di poco.

Al fischio finale, mentre il Toro va a prendersi l’abbraccio della Maratona, Criscito chiama a raccolta la squadra e va sotto il settore ospiti da dove, dopo uno scambio di battute, partono cori di incitamento per il Grifone.

Marco Amato, inviato allo Stadio Olimpico “Grande Torino”